Vaticano – Avanza la causa del Servo di Dio Antonio de Almeida Lustosa, SDB

10 Novembre 2022

(ANS – Città del Vaticano) – Martedì 8 novembre 2022, nel corso del Congresso peculiare dei Consultori Teologi presso il Dicastero delle Cause dei Santi, è stato dato all’unanimità parere positivo in merito all’esercizio eroico delle virtù, alla fama di santità e di segni del Servo di Dio Antonio De Almeida Lustosa, Arcivescovo di Fortaleza. La Positio ha avuto come Relatore mons. Maurizio Tagliaferri, come Postulatore don Pierluigi Cameroni, SDB, e come Collaboratrice la dott.ssa Cristiana Marinelli.

È un passaggio molto importante nel processo di Beatificazione e Canonizzazione, salutato con gioia nell’Ispettoria salesiana di Recife e nella Arcidiocesi di Fortaleza, dove Mons. Lustosa trascorse 22 dei 40 di ministero episcopale e dove è attiva la Commissione diocesana di promozione della Causa del Servo di Dio.

“Una figura di vescovo la cui azione pastorale nelle quattro diocesi da lui guidate è risultata particolarmente incisiva – ha commentato don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana –. Il suo zelo aposto­lico ha generato una serie di opere e fondazioni, che tanto bene hanno compiuto per il popolo e i fedeli. Apprezzato il suo impegno costante nel formare un laicato cattolico maturo e responsabile, è anche ricordato per il suo ascetismo, per aver vissuto poveramente, per essere stato un autentico uomo di Dio e un mirabile uomo di preghiera, umile, dedito alla penitenza e accogliente verso tutti, specialmente i più bisognosi”.

Il Servo di Dio Antônio de Almeida Lustosa nacque l’11 febbraio 1886 da una famiglia della borghesia contadina di São João del Rei, nello Stato brasiliano di Minas Gerais. Dai genitori imparò lo spirito di sacrificio e il valore del lavoro. I salesiani avevano aperto da pochi anni il Collegio Don Bosco a Cachoeira do Campo, e Antônio vi entrò a sedici anni. Due anni dopo decise di diventare salesiano. Si distinse per l’acutezza intellettuale e l’impegno nella vita religiosa. A 26 anni fu ordinato sacerdote. Fu scelto come Maestro dei Novizi, poi Direttore a Lavrinhas, incaricato della formazione degli aspiranti salesiani e degli studenti di filosofia e teologia. Oltre a insegnare, formava all’apostolato salesiano numerosi chierici, animando col loro aiuto le parrocchie e gli oratori vicini.

Nel 1925 fu eletto Vescovo di Uberaba. Vi trovò il seminario praticamente vuoto, ma dopo un anno aveva intorno a sé una trentina di seminaristi del ginnasio. Si occupò degli emarginati, facendo sua l’urgenza della giustizia sociale. Dopo neppure quattro anni venne trasferito a Corumbá nel Mato Grosso, sede più grande e con più grandi difficoltà per l’evangelizzazione. Appena due anni e veniva nominato Arcivescovo di Belém do Pará, immensa diocesi della Regione Nord del Brasile. Vi rimase dieci anni, prodigandosi con la generosità di sempre.

Nel 1941 fu trasferito all’importante sede di Fortaleza. Qui diede il meglio di se, in 22 anni di permanenza, vivendo intensamente il “Da mihi animas” di Don Bosco. Convinto che la prima evangelizzazione consiste nel ridare dignità alle persone e alle famiglie più povere, fondò ambulatori, l’Ospedale “San Giuseppe”, scuole popolari gratuite e circoli operai. Inaugurò la “Minestra dei poveri” e i Servizi Sociali dell’Arcidiocesi. Senza mai dimenticare la cura delle anime: diede vita al Pre-seminario, al Santuario “Madonna di Fatima” e alla Stazione radio “Assunzione Cearense”. Per assistere le famiglie contadine fondò la Congregazione delle “Giuseppine”.

Il Servo di Dio fu uno scrittore prolifico nei settori più svariati: teologia, filosofia, spiritualità, agiografia, letteratura, geologia, botanica. Fu molto apprezzato anche in campo artistico: sue sono le vetrate della Cattedrale di Fortaleza.

Nel 1963 si ritirò nella Casa salesiana di Carpina, dove trascorse gli ultimi undici anni di vita e dove morì il 14 agosto 1974. La sua salma riposa nella Cattedrale di Fortaleza.

Ora la Positio sarà studiata dai Cardinali e Vescovi della Congregazione delle Cause dei Santi: queste articolate tappe di studio e valutazione permetteranno al Sommo Pontefice, in caso di esito positivo, di dichiarare Mons. Antonio De Almeida Lustosa “Venerabile Servo di Dio”. Servirà poi un miracolo attribuito alla sua intercessione per aprire la strada verso la Beatificazione.

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