"Molti giovani delle scuole e dei centri salesiani provengono da situazioni di povertà - ha spiegato don Gus Baek, Responsabile di “Salesian Missions” – Sebbene l'istruzione sia sempre il nostro obiettivo principale, sappiamo che i giovani hanno a che fare con molto di più del semplice bisogno di accedere ai servizi educativi. I missionari salesiani lavorano per soddisfare bisogni basilari come l'alloggio, il cibo e le cure mediche, e allo stesso tempo lavorano per garantire che gli aiuti umanitari raggiungano coloro che ne hanno più bisogno", ha aggiunto.
In onore della Giornata Internazionale della Carità, “Salesian Missions” ha evidenziato alcuni dei programmi educativi e sociali che porta avanti per soddisfare le esigenze di base di tanti giovani poveri e a rischio.
In Benin, ad esempio, presso il “Foyer Don Bosco” di Kandi vengono accolti bambini maltrattati o abbandonati, che qui ricevono cure mediche e un sostegno alimentare. Il “Foyer Don Bosco” si occupa di bambini che arrivano da situazioni particolarmente gravi, come abusi e matrimoni forzati. Con la collaborazione dell’UNICEF, il centro ha avviato anche una casa di transito per ospitare giovani salvati dal mercato nero, guidandoli verso altre case o aiutandoli a ritrovare le proprie famiglie.
In Cambogia, invece, i minori dell’orfanatrofio “St. Anne”, hanno ricevuto borse di studio per frequentare la scuola “Don Bosco Vithayalai” a Battambang grazie ai finanziamenti di “Salesian Missions”. In questo modo, i giovani studenti possono frequentare la scuola anche se non hanno il denaro sufficiente a pagare la retta.
Il sostegno di “Salesian Missions” ha avuto il suo impatto anche ad Haiti, dove più di 3.700 famiglie hanno beneficiato di programmi salesiani volti a garantire un adeguato accesso all’alimentazione. Nella seconda metà dello scorso anno, infatti, sono state realizzate due spedizioni per sostenere la popolazione colpita dal devastante terremoto del 14 agosto 2021, in cui persero la vita circa 2.000 persone. Tra i destinatari ci sono famiglie legate alla parrocchia Notre Dame du Rosaire e alla parrocchia Saint Ann, oltre a studenti della “Fondation Vincent” e dei centri dell’opera “Don Bosco Lakay” di Cap-Haïtien e di Port-au-Prince.
In India, infine, va segnalato il lavoro dell’opera “Ekalavya Children’s Home”, che può ospitare fino a 50 bambini, fornendo una casa e un’istruzione ai minori a rischio, a quelli che vivono in strada o che fuggono da famiglie disfunzionali. L’opera sorge dietro la stazione ferroviaria di Rajahmundry, dove spesso si trovano bambini che chiedono l’elemosina per sopravvivere. I salesiani, in collaborazione con la polizia ferroviaria, si impegnano a salvare questi minori, portandoli nella “Ekalavya Children’s Home” per garantire loro un futuro migliore.
Fonte: Mission Newswire