Slovacchia - A sei mesi dall'inizio della guerra in Ucraina, la generosità è sempre più forte della disperazione

31 Agosto 2022

(ANS – Bratislava) – Sono trascorsi più di sei mesi dall’inizio della guerra in Ucraina e in tutto questo tempo la generosità dei salesiani non è mai venuta meno. Sia in Ucraina, sia nei centri salesiani dei Paesi limitrofi, tanti giovani, bambini e famiglie sono stati aiutati e supportati in diversi modi. Tra i tanti esempi che possono essere riportati, spicca quello della Slovacchia, dove sono state portate avanti numerose iniziative in favore della popolazione ucraina in fuga dalla guerra.

Dall’inizio della guerra sono stati accolti 45 minori ucraini dell'orfanotrofio Pokrov di Leopoli. I più piccoli, di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, hanno ricevuto un alloggio direttamente presso delle famiglie, mentre i più grandi, tra gli 11 e i 17 anni, sono stati accolti nei centri salesiani di Bratislava-Miletičova, Hody, Žilina, Poprad e Rožňava. Oggi, alcuni di questi ragazzi sono rientrati in Ucraina, mentre 12 di loro sono ancora in Slovacchia, dove continueranno a studiare. I ragazzi frequenteranno la scuola a Bratislava, Žilina e Hody.

In questi mesi, per alleviare lo stress e le preoccupazioni, i giovani sono stati coinvolti in numerose attività ricreative, tra cui gite culturali al castello di Spiš e alle terme di Bešeňová, e una visita didattica nella redazione di “Noe Ostrava”. I ragazzi, grazie all’aiuto di donatori, hanno anche potuto viaggiare all’estero, visitando Italia, Malta e Svizzera, e partecipare ad attività ed eventi sportivi.

Nel frattempo, i salesiani in Slovacchia offrono corsi di formazione per i volontari che lavorano con i bambini ucraini, aiutandoli a capire come affrontare tematiche quali lo stress post-traumatico, gli interventi in caso di crisi, il supporto psicologico e molto altro.

A Bratislava sono stati avviati poi cinque corsi di lingua slovacca per donne e bambini e sono state aperte ludoteche e sale giochi per i più piccoli. L’obiettivo è quello di far sentire i bambini sicuri e integrati nella società. Con lo stesso scopo, nella città di Poprad, è presente un centro per l’infanzia, creato in collaborazione con la Caritas locale.

Inoltre, dall’inizio della guerra sono stati inviati in Ucraina, dalla Slovacchia, ben dodici camion con cibo, forniture mediche e prodotti per l’igiene personale. I materiali, una volta arrivati in Ucraina, vengono raccolti in un magazzino, per poi essere distribuiti soprattutto nei luoghi meno accessibili, come Kharkiv, Mariupol, Odessa, Vinnytsia, Dnipro, Lysychansk, Severodonetsk e altri.

Consegnare i materiali non è semplice. I furgoni sono stati sottoposti a lunghi e costanti viaggi, che hanno reso necessari diversi interventi di riparazione dei veicoli. Uno dei veicoli, poi, è stato danneggiato per aver subito colpi di arma da fuoco. Nonostante tutto, però, gli aiuti non si fermano. I salesiani, infatti, continuano a partecipare a raccolte di materiale umanitario e sono già riusciti a organizzare collegamenti logistici tra Italia, Austria, Svizzera e Germania. Nella città di Prešov è stato affittato un grande magazzino, che serve per stoccare tutto il materiale proveniente dalla Slovacchia e da altre parti dell’Europa, per poi essere destinato all’Ucraina.

InfoANS

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