A Miejsce Piastowe sorge anche l’unico Santuario della Polonia dedicato a San Michele Arcangelo, patrono della Congregazione di San Michele Arcangelo (CSMA – cosiddetti “Michaeliti”), fondata da don Markiewicz; e della Congregazione delle Suore di San Michele Arcangelo (CSSMA – dette “Micaelite”), fondata sempre da don Markiewicz, ma insieme alla Venerabile Madre Anna Kaworek. Le due congregazioni sono oggi parte della Famiglia Salesiana, come 21° e 26° gruppo, riconosciuti e accolti rispettivamente nel 2000 e nel 2009.
I partecipanti al fine-settimana di spiritualità micaelita hanno appreso questo e molti altri fatti da don Piotr Prokopowicz, che ha tenuto una conferenza su don Markiewicz, sulla sua spiritualità, sul suo lavoro con i ragazzi poveri della regione polacca della Galizia e sul suo sistema educativo preventivo, che nei suoi principi fondamentali è coerente con il sistema salesiano.
Sempre nella prima giornata, quella di sabato 4, i Salesiani Cooperatori hanno partecipato alla funzione delle “preghiere di Fatima”, che ha una tradizione di quasi 45 anni ed è una caratteristica della vita e dell’opera del Beato Markiewicz. In quest’occasione, per il mese di giugno, le preghiere hanno avuto un’intenzione speciale per i giovani, perché possano conseguire e mantenere la grazia della fede e perché maturino un profondo discernimento della loro vocazione.
Invece, la domenica mattina l’hanno trascorso nella vicina città di Dukla, seguendo le orme di un altro importante santo polacco, San Giovanni da Dukla, religioso del XV secolo.
Oggi il beato don Bronislaw Markiewicz costituisce un’ispirazione per compiere l’amore nel mondo contemporaneo, verso gli emarginati e anche verso i propri nemici e persecutori, in pieno spirito evangelico. Per questo la sua figura risulta oggi come una guida per i tempi di oggi. Come lui stesso scrisse: “Viviamo in tempi straordinariamente tristi. Mai come in questo momento le potenze infernali hanno agito con tanta ferocia, insolenza e astuzia contro il Signore Dio e la Sua Chiesa. L’invidia di queste potenze ostili ha raggiunto un tale livello che la battaglia da loro condotta ha chiaramente l’impronta di una lotta sovraumana”.
Beata Cygnar
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