Scrive Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani, nella presentazione dell’opuscolo:
Il 15 marzo 2015, mentre si stava celebrando la Santa Messa nella parrocchia di San Giovanni, il gruppo di guardie di sicurezza composto da giovani volontari, di cui Akash Bashir faceva parte, sorvegliava fedelmente l’ingresso. Quel giorno accadde qualcosa di insolito. Akash notò che una persona con dell’esplosivo sotto i vestiti stava cercando di entrare in chiesa. La trattenne, le parlò e le impedì di continuare, ma rendendosi conto che non poteva fermarla la abbracciò strettamente dicendo: «Morirò, ma non ti farò entrare in chiesa». Così il giovane e il kamikaze morirono insieme. Il nostro giovane offrì la sua vita salvando quella di centinaia di persone, ragazzi, ragazze, mamme, adolescenti e uomini adulti che stavano pregando in quel momento dentro la chiesa.
Akash aveva 20 anni.
Questo fatto ha lasciato una profonda impressione e naturalmente non possiamo e non vogliamo perdere il ricordo del giovane Akash. La sua vita semplice e normale è senza dubbio un esempio molto significativo e importante per i giovani cristiani di Lahore, di tutto il Pakistan e del mondo salesiano.
Akash Bashir, Ex-allievo di Don Bosco del Pakistan, è una testimonianza del nostro Sistema Preventivo, un esempio per i giovani e una benedizione per le minoranze religiose.
La sua Causa di Beatificazione, iniziata il 15 marzo 2022 a Lahore nel VII anniversario della sua morte, è per noi segno di speranza ed esempio di santità giovanile fino al martirio.