Nella presentazione scriveva: “Naturalmente queste meditazioni richiamano lo spirito e la pratica della vita salesiana. Siccome poi le virtù religiose, di cui deve splendere il salesiano per essere quale lo vuole Don Bosco, trovano il loro naturale, più ampio e genuino commento pratico nelle opere di San Francesco di Sales, così di tanto in tanto alla voce del Padre nostro dolcissimo Don Bosco, si alterna e unisce quella del nostro Santo Patrono. Il materiale di meditazione è la parola diretta di San Francesco di Sales e di Don Bosco, con brevi collegamenti di passaggio (quando è necessario) del compilatore”.
Si diceva “compilatore”, non “autore”. Ed effettivamente, lo scritto che qui presentiamo, che è uno dei primi della serie, si tratta in buona parte di citazioni dagli scritti di San Francesco di Sales e di Don Bosco, ma non per questo ha meno valore. Se uno non amasse e non conoscesse bene questi scritti, non potrebbe certo preparare un lavoro di questo genere. È un paragone continuo tra San Francesco di Sales e Don Bosco, per dimostrare che Don Bosco si modellò su San Francesco di Sales e la sua spiritualità è quella del nostro Patrono. Ed è anche quella di Don Cimatti, che fu un autentico “Salesiano”.
Egli cita moltissimo le sue “Lettere”. Nel 1927, all’allora chierico Valentini Eugenio suo exallievo scriveva: “Leggi le opere di San Francesco di Sales, specialmente le Lettere, lasciando per ultime la Filotea e il Teotimo”. E dalle citazioni si capisce che questa era una delle sue letture preferite. Tuttavia, la vasta conoscenza che egli ha di tutti gli scritti di questi due Santi è davvero straordinaria.
Dello scritto che qui presentiamo non si è riusciti a trovare l’originale. La copia disponibile è una trascrizione dattiloscritta di don Alfonso Crevacore, datata 2 febbraio 1971. Il quale scrive: “Si è creduto meritevole della fatica riportare qui 29 meditazioni per il mese di gennaio, dedicato a San Francesco di Sales e Don Bosco. Si è cercato di riprodurre il manoscritto fedelmente. Non è stato possibile controllare le citazioni, le quali, è bene farlo rilevare, non sono sempre introdotte col segno delle virgolette. Comunque, hanno il loro grande valore dal punto di vista documentario: riportano il pensiero di Mons. Cimatti, quello che era il movente del suo agire. È proprio vero quanto dice il proverbio popolare: ‘La lingua batte dove il dente duole!’ Alcune pagine si possono dire autobiografiche. Si possono applicare a Lui cambiando semplicemente il nome. Non sarà necessario ricordare l’immenso amore di Mons. Cimatti per Don Bosco: forse non è possibile venerare e amare maggiormente una semplice creatura”.
Da parte sua don Gaetano Compri, salesiano ultranovantenne, Vicepostulatore ed infaticabile promotore della Causa di Beatificazione di don Cimatti, afferma senza mezzi termini: “Che io sappia, esistono tanti studi storici su S. Francesco di Sales e Don Bosco, ma non saprei dire se esista uno studio dal punto di vista pratico come questo di Don Cimatti. In ogni pagina si sente il suo cuore, che ci vuol guidare a imitare questi due Santi, che dal punto di vista della spiritualità sono veramente due anime gemelle. Questo scritto ne è la prova”.
Il testo delle 29 meditazioni di gennaio di don Cimatti è disponibile, in italiano, a fondo pagina.