In tempi in cui si parla tanto di solidarietà e volontariato, va riconosciuto che ci sono parecchie persone e soprattutto i giovani che scelgono di fare volontariato. L’incontro realizzato in Ecuador ha avuto due obiettivi: valutare l’esperienza fatta dai volontari durante un anno di servizio in diverse opere salesiane per riconoscere quanto appreso per la vita personale; e proporre modalità di impegno per la Chiesa e la Società.
La riflessione ha aiutato i giovani ad impegnarsi per una Chiesa in uscita, alla ricerca dei bisognosi e dei poveri. I partecipanti appartengono a varie opere dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice. L’équipe responsabile dell’incontro era composto da: don Robert García, SDB; don Wladimir Acosta, SDB; sr Silvia Segovia, FMA; Katherine Guamàn e i “Volontari Per Sempre” di Cuenca e Quito.
Le attività sono iniziate con una preghiera di ringraziamento e poi sono proseguite con l’approfondimento di tre temi: “Scoprire di essere cristiano nella mia esperienza di volontariato” esposto da don Acosta; “il mio essere volontariato nella società. Che faccio adesso, dopo il volontariato?” a cui hanno partecipato alcuni volontari; infine, “vocazione e missione”, da parte di sr Segovia.
Essere volontario non ha a che fare con donare del tempo, ma piuttosto con vivere un tempo di crescita che vale per tutta la vita.