Lo studio ripreso dell’OMS è del 2020 ed è frutto del lavoro congiunto tra il professor George Thadathil e del suo assistente, prof. Yadhika Prasad, entrambi del “Salesian College Siliguri”, e dei professori Willy Chambi ed Érika Gabriela Rojas Silva dell’Università Salesiana della Bolivia.
Quando è arrivato il bando per il progetto di ricerca, il “Salesian College Siliguri” aveva già condotto una ricerca sull’impatto della pandemia all’interno del proprio campus e in quello di Sonada. Nello studio erano stati coinvolti i Dipartimenti di Sociologia e Psicologia. Così, l’Istituto indiano ha condiviso i dati raccolti con il team di ricerca boliviano, che ha replicato a sua volta lo studio. Il risultato finale è stato rivisto congiuntamente ed è stata poi pubblicata la ricerca.
Anche se questi due istituti sono geograficamente su due continenti diversi, entrambi sono stati colpiti dalla pandemia e hanno affrontato sfide simili nel garantire la continuità dell'istruzione superiore. La pandemia di Covid-19 ha costretto le istituzioni educative a chiudere le porte per contenere la diffusione dell'infezione. Tuttavia, l'istruzione non si è fermata: il modo di insegnare è cambiato e le lezioni si sono svolte in formato virtuale. Proprio questo nuovo modo di interfacciarsi con gli studenti permette di entrare in un nuovo paradigma dell'educazione.
Allo stesso tempo, questa migrazione dal faccia a faccia al virtuale ha portato sfide alle istituzioni di istruzione superiore in tutto il mondo, comprese quelle salesiane, che si sono impegnate a promuove il libero accesso all'istruzione superiore, soprattutto per i giovani con svantaggi economici e sociali. Sono stati dunque forniti strumenti per accedere alle videoconferenze, per partecipare alle lezioni online e per condurre test ed esami.
La pandemia globale, dunque, ha posto gli accademici di fronte a nuove sfide e sollecitato i ricercatori a misurare l'impatto della nuova situazione nella comunità educativa.
Il testo della ricerca è disponibile al seguente link.