La rete comprende oggi 24 associazioni e 80 strutture, in quattro paesi: Francia, Belgio, Svizzera e Marocco. E la crescita continua, con, per esempio, l’associazione “Lakou Bosco”, creata nella periferia di Pointe-à-Pitre, a Guadalupa, nei Caraibi, che è una delle più recenti aggiunte.
“Dalla forza della nostra rete internazionale traiamo beneficio. ‘Don Bosco’ è la prima ONG al mondo dedicata ai temi e ai problemi dell’educazione” ha affermato don Jean-Marie Petitclerc, Coordinatore della rete DBAS.
Parlando dell’originalità di quest’organismo, il salesiano afferma che risiede “nella nostra volontà di conciliare un’ispirazione cristiana, la benevolenza - nel doppio significato di volere il bene e di prendersi cura dei più piccoli - con il rispetto della laicità, delle convinzioni filosofiche e religiose di ogni persona, espresso nell’apertura a tutti”. Si tratta, in breve, dell’attuazione della pedagogia di Don Bosco, basata sulla fiducia (“Senza affetto, non c'è fiducia e senza fiducia non c'è educazione” afferma ancora) e sull’alleanza (“Il giovane è considerato come attore nella realizzazione del progetto educativo” conclude).
Così giovedì 27 e venerdì 28 maggio, 50 delegati delle diverse associazioni, sia dipendenti, sia volontari, si sono riuniti al centro “Jean Bosco” di Lione per fare il punto della situazione, fare un bilancio del piano d’azione 2018-2021 e programmare il nuovo piano triennale. Nell’occasione è stato anche reso omaggio a Pierre Zolna, un volontario impegnato nel sostegno educativo presso l’AEPCR di Parigi, morto recentemente all’età di 72 anni.
“Questa rete ha senso e valore, non c’è dubbio” ha affermato Véronique Kempf, Presidente dell’AEPCR, nella fase della valutazione. D’ora in poi, si tratta di moltiplicare gli scambi, di strumenti pedagogici per esempio, e gli incontri, per favorire la conoscenza reciproca di questa galassia rivolta all’educazione dei giovani, soprattutto i più in difficoltà.
La rete DBAS, infatti, riunisce persone e servizi che lavorano secondo lo stile salesiano nel campo della prevenzione, dell’integrazione e della protezione dell’infanzia, nella cura dei minori non accompagnati, e più in generale nel campo dell’azione medico-sociale, principalmente con bambini, adolescenti e giovani adulti in difficoltà.
Fonte: Don Bosco Aujourd’hui