L’obiettivo della scuola è “promuovere, a partire dalla Pastorale Giovanile Salesiana, e attraverso un processo graduale, la formazione continua e sistematica dei giovani animatori, per rivitalizzare i processi associativi, comunitari ed ecclesiali nelle opere salesiane, con impegno sociale cristiana, capacità di gestire e rispondere alle esigenze del loro ambiente”.
A questo appuntamento si lavora sul primo dei 4 livelli di formazione degli animatori: “la chiamata”, cui seguono, secondo la programmazione formativa, le tappe de “la risposta”, “l’impegno” e “la missione”.
Don Javier Ortiz, Ispettore dei Salesiani in Bolivia, ha dato il benvenuto ai partecipanti e offerto il pensiero della “buona notte” salesiana. “Don Bosco vide che il modo per raggiungere i più giovani è far sorgere tra loro i pastori che animino gli altri giovani e con essi ha formato la Congregazione salesiana. Dio vi invita ad essere animatori per raggiungere altri giovani, portando Gesù nel cuore” ha detto l’Ispettore.
L’animatore giovanile salesiano si definisce come un giovane che segue Cristo in Don Bosco, essendo un riflesso dell’amore di Dio per i bambini, gli adolescenti e i giovani; essi sono i destinatari della sua missione, che risvegliano nell’animatore la motivazione verso lo sviluppo personale e l’esercizio della leadership.
Ad ospitare l’incontro, dal 4 all’8 luglio, è la Casa della Gioventù di Vinto - Cochabamba.