Nei giorni scorsi, infatti, ha fatto scalpore in rete la visione di un video girato in un quartiere popolare di Latina in cui alcuni giovani, con musica rap e parole choc, hanno esaltato il potere dei gruppi malavitosi, i soldi guadagnati facilmente con attività illegali, l’uso delle armi e di ogni altri tipo di violenza per il controllo del territorio, il disprezzo per pentiti e “infami”.
Ma altrettanto forte è stata la reazione delle istituzioni e della società civile a Latina, capoluogo di quella provincia del Lazio meridionale dove le infiltrazioni malavitose sono oramai una costante, nonostante il grande impegno delle forze dell’ordine. Istituzioni ed organizzazioni che rispondono, non da oggi, in primo luogo a partire dall’educazione.
Ad esempio, dall’oratorio della Cattedrale di San Marco, animato dai salesiani e frequentato da circa 800 tra ragazzi e giovani, commenta il parroco, don Francesco Pampinella: “Questo è il centro della città e noi ci impegniamo perché da qui si possa irradiare qualcosa di buono”.
Gli spazi ci sono, anche per quei genitori che per vari motivi non possono accompagnare la crescita educativa dei figli, o per attività come quella teatrale. E ora sta per partire il progetto “Fuori orario” che, assieme al Comune, coinvolge il Centro Sportivo Italiano, pure molto radicato a Latina insieme ad altre presenze associative, dagli Scout ad Azione cattolica. Per non parlare poi delle parrocchie cittadine, ogni giorno su quella strada di un impegno spesso silenzioso, ma concreto, nel solco dell’impegno pastorale tracciato dal vescovo Mariano Crociata.
Il progetto “Fuori orario” prevede animazione di strada, anche nei due parchi cittadini dove tanti ragazzi gravitano, come pure esperienze ludiche e sportive negli spazi del “Don Bosco” e l’ascolto di situazioni di emergenza per la fascia di età dai 15 ai 30 anni.
“Vogliamo continuare a rispondere così, anche attivando case di quartiere come punti di incontro e ritrovo. Compreso il rione popolare che ha fatto da sfondo a quel video”, conclude Cristina Leggio, Assessore comunale alle Politiche Giovanili.
Fonte: Avvenire