Argentina – Lasciare un’impronta, in cambio di un sorriso

25 Novembre 2020

(ANS – San Luis) – L’Unione dei Genitori (UPF, in spagnolo) della scuola “Don Bosco” di San Luis ha realizzato una campagna di solidarietà, chiamata “Lasciare impronte in cambio di sorrisi”, che si è estesa nei mesi di settembre e ottobre e che ha raccolto quasi 300 paia di scarpe per chi ne aveva bisogno. Secondo i promotori dell’iniziativa, la collaborazione e la partecipazione di tutta la comunità ha permesso il raggiungimento degli obiettivi e ha prodotto “una gioia immensa”.

La consegna delle scarpe ai bisognosi è avvenuta nel refettorio sociale “Dejando Huellas” e presso il refettorio della Fondazione “Rincon de Luz”, entrambi situati nell’area meridionale della città di San Luis.

“Io e mia moglie siamo parte dell’UPF da cinque anni, ci siamo iscritti al primo anno di scuola di nostro figlio. Siamo stati invitati a partecipare e lì ho trovato un posto per lavorare per il bene di questa comunità salesiana dove i nostri figli ricevono educazione e sostegno”, spiega Diego Coronel, Presidente dell’UPF e promotore della campagna. Durante una visita alle mense per i poveri della città, gli operatori gli hanno confidato che, sebbene siano molti i bisogni insoddisfatti, le scarpe sono ciò di cui c’è più bisogno. “Ci sono bambini che non hanno alcun tipo di scarpe, quindi semplicemente vanno in giro a piedi nudi”.

I membri dell’UPF hanno ricevuto una lista di nomi con le dimensioni corrispondenti e hanno iniziato la campagna. L’Unione lavora da molti anni nella scuola salesiana. È un'associazione di volontari che pianifica e realizza autonomamente azioni specifiche, oltre a collaborare agli eventi sviluppati dalla scuola. Ogni maggio, per esempio, produce e distribuisce la tradizionale “cioccolata di Maria Ausiliatrice” per più di 700 studenti e genitori.

Diego spera che queste esperienze servano anche a trasmettere ai suoi figli “i valori che contano davvero, quello dell’uguaglianza soprattutto, l’empatia verso gli altri, l’umiltà, il rispetto, la solidarietà, l’impegno, il lavoro, lo sforzo, il valore dell’amicizia, la gratitudine sempre… E poi che facciano ciò che li rende felici”.

Cinque anni fa lui e sua moglie hanno aderito all’UPF mossi da un bisogno: “Incontrare persone, bambini, intere famiglie che hanno molte necessità, che non sono lontane, e aiutarle per quanto possibile, è qualcosa che mi riempie l’anima e mi arricchisce spiritualmente. All’UPF ho trovato il luogo in cui lavorare e realizzare queste azioni di solidarietà, e lo faccio con la convinzione che questa è la strada e l’insegnamento per i miei figli”.

Fonte: Don Bosco Norte

InfoANS

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