“Abbiamo consegnato forniture di sostegno alla chiesa cattolica di Hamamatsu. Al tempo stesso, abbiamo ricevuto molte donazioni dalla parrocchia cattolica di Kugenuma, come cibo, vestiti e altri beni di prima necessità”, ha scritto infatti don Nobyuki Tamura, Direttore della comunità di Chofu, sul suo profilo Facebook.
“Dagli studenti dell’istituto salesiano Gakuin siamo venuti a conoscenza di persone in difficoltà, che avevano bisogno soprattutto di cibo – prosegue don Tamura –. Così, l’Economo della comunità di Yokohama ci ha consegnato direttamente le provviste raccolte nella sua scuola. Inoltre, vogliamo ringraziare tutti coloro che sono stati in grado di inviarci provviste e che continuano a mandarcele in questi tempi difficili. Le forniture di questo periodo saranno utilizzate per aiutare gli individui più vulnerabili, persone che hanno perso il lavoro o che non hanno una casa”, aggiunge.
In questi mesi difficili non si è fermato, poi, il “Don Bosco Learning Support”, un programma destinato a dare sostegno all’apprendimento rivolto ai bambini di nazionalità straniera. Il progetto, che si svolge nel doposcuola, aiuta chi non riesce a stare al passo con le lezioni (come quelle di lingua giapponese e matematica). Il sostegno all’apprendimento si svolge tre giorni alla settimana e i volontari lo portano avanti sotto forma di tutoraggio individuale. Il programma è frequentato da circa 20 bambini, specialmente peruviani e brasiliani.
Le forniture di cibo ricevute, spiega ancora don Tamura, sono usate anche per preparare snack e spuntini da offrire ai ragazzi che frequentano il programma di supporto all’apprendimento. Spesso, infatti, i bambini vanno a studiare dai salesiani nelle ore serali e sono affamati; così i religiosi offrono loro bevande calde, dolci e cibi tipici della tradizione culinaria giapponese.
I gesti di solidarietà non si fermano ma, fanno sapere ancora i salesiani presenti in Giappone, resta alto il bisogno di beni di prima necessità, per soddisfare le richieste che giungono in questi tempi.
Per saperne di più, visitare il sito “AustraLasia”