Il primo pensiero di don Pérez Godoy, fino a pochi giorni fa Superiore dell’Ispettoria di Spagna-San Giacomo Maggiore, con sede a Madrid, è per i salesiani defunti a causa di COVID-19. “Affidiamo al Signore questi nostri fratelli e tutti quelli che potrebbero essere morti in altre Ispettorie della nostra regione e di tutta la Congregazione, nella speranza del Signore Risorto, affinché possano già godere con Don Bosco del Paradiso promesso. Affidiamo anche a nostra Madre Ausiliatrice i nostri confratelli, parenti e amici che sono malati a causa di questa pandemia”.
“Cerchiamo – prosegue – anche nelle nostre comunità, di rispettare ed essere rigorosamente fedeli a tutte le misure di protezione che ci vengono offerte, non solo raccomandandole, ma esigendole per il bene di tutt”
Don Pérez Godoy prosegue poi ripercorrendo l’esperienza del CG28: “Ho ancora nel mio cuore e nella mia memoria i giorni vissuti con i giovani, rappresentanti di tutto il mondo salesiano, che hanno condiviso con noi una settimana capitolare. La loro presenza, le loro parole, i loro messaggi, le loro testimonianze, ciò che ci hanno chiesto – almeno per me – è stata una nuova ‘Lettera da Roma’. È come se lo stesso Don Bosco da sua propria iniziativa ci avesse inviato questi giovani per chiederci: ‘tornate alle origini, al primo amore; tornate a stare in mezzo a noi’”.
La Regione Mediterranea, culla della Congregazione, prima di guardare alle sfide dovrebbe concentrarsi sulle sue grandi ricchezze: “Consapevoli anche delle nostre debolezze, partiamo dalle grandi potenzialità della nostra Regione: la prima, le persone, tutti i salesiani, di tutte le età e condizioni, i laici innamorati di Don Bosco, la Famiglia Salesiana che uniti e in convergenza di intenzioni e sinergia di forze lavoriamo per l’educazione e l’evangelizzazione dei giovani. Stare con loro, in mezzo a loro, contare con loro è il segreto della nostra fedeltà. Senza di loro non saremo fedeli al prezioso tesoro della vocazione salesiana che ci è stato donato. Essi sono la garanzia del nostro futuro” afferma don Pérez Godoy.
E tra le ricchezze peculiari, più di un accenno il salesiano lo dedica all’“immensa e inesauribile ricchezza dei luoghi santi salesiani”, “una fonte che irradia spiritualità”.
Certamente, poi, vi sono anche le sfide: “la fecondità vocazionale; la rivitalizzazione della nostra vita consacrata salesiana; la cura dei giovani più poveri e maggiormente a rischio di esclusione, con particolare attenzione all’immigrazione; l’orizzonte missionario…”
Senza dimenticare la grande sfida della sinergia, da perseguire in vari ambiti: nel campo della comunicazione, soprattutto le case editrici; nella formazione, sia iniziale che permanente dei confratelli e dei laici, e all’identità salesiana; nella collaborazione tra i Centri Nazionali di Pastorale Giovanile, la formazione dei direttori, studio delle case di formazione, ecc.
Il nuovo Consigliere per la Regione Mediterranea promette poi di perfezionare la conoscenza delle lingue parlate nella regione e infine si mette a disposizione di tutti. “Vi assicuro che mi darò con tutte le mie energie alla missione che mi è stata affidata”.
La lettere integrale di don Pérez Godoy è disponibile, in italiano, qui.