Attraverso lo sguardo appassionato di don Barberis, infatti, siamo messi in contatto diretto con don Bosco e la vita quotidiana dell’Oratorio, con lo spirito, gli orizzonti di senso e le visioni che l’animavano, ma anche coi problemi e le fatiche di una comunità in rapidissima crescita. L’autore non manca di riportare anche alcune “cose antiche dell’Oratorio”, riguardanti gli inizi dell’attività del Padre e Maestro dei giovani, e di riferire circostanze utili a comporre un quadro storico-politico degli anni successivi al processo di unificazione italiana.
Nello stile appreso da Don Bosco stesso, il giovane maestro dei novizi ha arricchito la sua cronaca con dialoghi, episodi ameni, “buone notti” e sogni di Don Bosco, rendendo così la lettura anche interessante e piacevole.
La pubblicazione di quest’opera, largamente utilizzata da diversi autori e specialmente nel racconto delle Memorie Biografiche, permette inoltre di attingere ad una delle fonti più dirette della tradizione biografica su Don Bosco e la sua opera, realizzando così l’auspicio del compianto storico salesiano Pietro Stella sulla necessità di avvicinare don Bosco risalendo alla documentazione più antica cui ha attinto lo stesso don Lemoyne.
Il volume, essendo un’edizione critica, sarà certamente un riferimento importante per gli studiosi di storia salesiana, ma recherà anche vantaggio a chiunque voglia accostarsi a conoscere più da vicino la persona del santo fondatore dei salesiani e il fervido ambiente del Valdocco di quegli anni fervidi.
Introduzione, testi critici e note a cura di Massimo Schwarzel. (ISS – Fonti, Serie seconda, 18). Roma, 2022
Editrice LAS, 7771 pagine