Il primo giorno, a presentare il rapporto tra Don Bosco e il mondo del lavoro è stato don Enrico Peretti, Direttore generale del “Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione e Aggiornamento Professionale” (CNOS – Fap).
Martedì 25 è intervenuto il prof. Dario Nicoli, con una relazione su orientamento, formazione e inserimento lavorativo per giovani in difficoltà, con lo scopo di elaborare una linea guida di riferimento per le opere dei Salesiani per il Sociale.
“Il lavoro, quando è buono, rappresenta una delle più potenti modalità di formazione, in quanto ingaggia il soggetto entro un contesto situato, ricco di opere, significati, relazioni, strumenti, regole e riconoscimenti. Svolgendo ruoli riconosciuti e dotati di valore, egli ha la possibilità di mettere in gioco le sue potenzialità a favore degli altri, imparando ad essere adulto”, ha detto il prof. Nicoli.
“Perché si possano realizzare percorsi positivi – ha infine concluso – occorre mettere in campo cinque fattori: il fuoco, ovvero la vocazione di ciascuno; le relazioni, l’incontro come chiave delle proprie attitudini; le opportunità da offrire per mettersi in gioco; la cultura del lavoro e le competenze per dotare di autonomia e responsabilità i giovani”.