Il progetto complessivo sostenuto da ENI è suddiviso in diversi interventi, per un valore complessivo dei lavori di 2,3 milioni di euro:
– Progetto fabbricato oratorio, prove geognostiche, trincea drenante corpo di fabbrica e abbattimento barriere architettoniche;
– Progetto recinzione e parti ammalorate cortile;
– Progetto manutenzione straordinaria “Paladonbosco” e realizzazione spogliatoi prefabbricati;
– Progetto di demolizione chiesa e prove geognostiche.
La notizia era attesa dai fedeli, privati da anni dei locali per motivi di sicurezza strutturali. Il sindaco Lucio Greco si era fatto promotore di questa iniziativa sfruttando l’Accordo d’Intesa per l’Area di Gela sottoscritto nel 2014.
Riguardo a quest’intervento, così come ad altri su cui l’amministrazione cittadina ha lavorato in questi anni il Sindaco Greco ha manifestato: “Sono tutte iniziative in uno stato procedurale molto avanzato – dice il sindaco – alcune sono già cantierizzate, altre vicine al bando di gara per l’avvio dei lavori ed altri attendono solo la formalizzazione degli accordi dopo il via libera della Regione. In nessuna delle opere citate ci sono ostacoli per cui possiamo affermare senza paura di essere smentiti che vedranno luce nei mesi a venire”.
Gli interventi dell’ENI a favore dell’oratorio salesiano di Gela vogliono rappresentare anche un sentito grazie per la formazione professionale salesiana, ed in particolare dei corsi di tubistica e saldatura, apprezzati ancora oggi in molte aziende metallurgiche di tutto il mondo.
La chiesa dei salesiani di Gela fu la prima a venire dedicata a Domenico Savio, il fiore all’occhiello dell’educazione dell’Oratorio di Don Bosco, dopo la sua canonizzazione, nel 1954. Tuttavia, a motivo della fragilità del terreno su cui sorgeva, si è verificato essere necessario provvedere alla sua demolizione in vista di una completa riedificazione.
Il progetto per la nuova chiesa è già stato finanziato e deliberato dalla CEI. “L’intervento di demolizione – spiega il sindaco – non rientrava tra le opere finanziabili dalla CEI. Sarà il Comune a farsene carico, sbloccando di fatto la costruzione della nuova chiesa, tanto attesa dai fedeli e dai cittadini residenti nel Villaggio Aldisio e nei quartieri limitrofi”.
Fonte: Quotidiano di Gela