«Il tema ha molti motivi d’interesse, perché i sogni ebbero un ruolo di grande rilievo nella vita del santo dei giovani, illuminando le sue imprese apostoliche e sostenendone lo sviluppo», spiega Don Andrea Bozzolo, che ha curato e seguito i lavori con grande passione ed entusiasmo.
Il sogno però non è un tema semplice da affrontare, perché per sua stessa natura si presenta come un’esperienza difficile da inquadrare sul piano teorico e da interpretare sul piano esistenziale. Studiare i sogni di don Bosco senza chiedersi quale sia la consistenza del fenomeno dei sogni, quale valore gli si possa attribuire come fonte di conoscenza, quale rilevanza possa avere nella vita di fede e nell’esperienza di Dio, è praticamente impossibile. I sedici studiosi sono partiti da queste domande per giungere a constatare che il tempo del sonno non è semplicemente un “buco nero” della coscienza, ma l’immersione in una forma “altra” di esperienza, nel chiaroscuro di immagini, emozioni, intuizioni in cui il mondo ci parla e in cui ci può parlare anche Dio. Come è stato per Don Bosco.
«Ne emerge un quadro complesso e affascinante», prosegue don Bozzolo, «un quadro che attesta la profondità con cui don Bosco si è lasciato condurre dallo Spirito del Signore per vie che mai avrebbe immaginato e l’abilità con cui ha saputo utilizzare il racconto dei sogni come prezioso strumento educativo».
Editrice LAS, 608 pagine.