LA MISERICORDIA È LA CARTA D’IDENTITÀ DEL NOSTRO DIO
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16 Maggio 2016

Dall’intimo più profondo del mistero di Dio, sgorga e scorre senza sosta il grande fiume della misericordia. Questa fonte non potrà mai esaurirsi, perché la misericordia di Dio è senza fine. Di essa noi dobbiamo essere i “missionari” forti e convincenti

Mia carissima Famiglia Salesiana, amici e amiche di don Bosco e del suo carisma e lettori del Bollettino, il mio saluto di questo mese vi arriva dal mio cuore e dall’Isola Rossa, il Madagascar.

Siamo nel Tempo di Pasqua, un tempo che ci invita ancora una volta ad approfondire la nostra Fede e la nostra Speranza come fondamento della nostra vita.

Ma vi scrivo avendo nel cuore e negli occhi i drammi dei giorni passati. Abbiamo iniziato la Settimana Santa con immagini di morte in Europa, ricordate gli attentati di Bruxelles nell’aeroporto e nella metropolitana, i cristiani del parco giochi di Lahore e la viva sofferenza della nostra Famiglia con il cuore sommerso dalla preoccupazione e dalla paura per la sorte del nostro confratello Padre Thomas, che ha eroicamente voluto condividere il sacrificio della quattro suore della carità di Aden e del quale fino a questo momento non sappiamo assolutamente nulla.

Vi ho invitato ripetutamente a pregare per tutti coloro che sono vittime innocenti della violenza, di ogni tipo di violenza e della fame, dell’emigrazione forzata e delle calamità naturali.

Continuiamo pregare per i tanti martiri che perdono la vita a causa della loro Fede in Gesù Cristo, anche in questo momento. Nella comunione della Chiesa Universale sentiamoci un cuor solo e un’anima sola con loro.

La misericordia di Dio non è un’idea astratta, ma una realtà concreta con cui Egli rivela il suo amore come quello di un padre e di una madre che si commuovono fino dal profondo delle viscere per il proprio figlio. È veramente il caso di dire che è un amore “viscerale”. Proviene dall’intimo come un sentimento profondo, naturale, fatto di tenerezza e di compassione, di indulgenza e di perdono (Papa Francesco).

Nello stesso tempo vi ricordo le parole di Papa Francesco che ci invita vivere ricordando sempre che la Misericordia è la carta d’identità di Dio. Mi pare molto bella e toccante questa espressione semplice e colloquiale attribuita al Papa.

Dobbiamo riconoscere che spesso il nostro cuore è cinico e insensibile e nel tempo si indurisce sempre più.

Crediamo di essere alla ricerca della Pace universale, ma in questo momento la violenza infuria in tutti gli angoli del nostro pianeta. Chiudiamo le frontiere ed innalziamo muri davanti alla gente che sta vivendo un autentico Esodo. Dimentichiamo facilmente che anche la nostra gente è stata migrante, i nostri antenati, forse i nostri progenitori… Così il nostro cuore, meraviglioso e capace di grande amore, ma a volte meschino e fragile, si barrica e si chiude.

Davanti a questa realtà possiamo solo alzare le nostre mani verso Dio Padre, guardare la Risorto e chiedere allo Spirito Santo di concederci il dono della Misericordia, lo stesso che fa parte dell’essenza di Dio.

Come scrive Papa Francesco: «Con lo sguardo fisso su Gesù e il suo volto misericordioso possiamo cogliere l’amore della SS. Trinità. La missione che Gesù ha ricevuto dal Padre è stata quella di rivelare il mistero dell’amore divino nella sua pienezza. « Dio è amore » (1 Gv 4,8.16), afferma per la prima e unica volta in tutta la Sacra Scrittura l’evangelista Giovanni. Questo amore è ormai reso visibile e tangibile in tutta la vita di Gesù. La sua persona non è altro che amore, un amore che si dona gratuitamente. Le sue relazioni con le persone che lo accostano manifestano qualcosa di unico e di irripetibile. I segni che compie, soprattutto nei confronti dei peccatori, delle persone povere, escluse, malate e sofferenti, sono all’insegna della misericordia. Tutto in Lui parla di misericordia».

Imploriamo la grazia di crescere nella Misericordia che senza alcun dubbio ci fa più umani. Crescere nella Misericordia genera pace nel cuore ed è il presupposto e la base per essere felici. Chiediamo a Dio perché, con le parole del profeta Ezechiele, il nostro cuore non sia un cuore di pietra ma un cuore di carne.

Ricorro ancora alle parole di Papa Francesco che ci invita a commuoverci davanti alla realtà della carta d’identità di Dio: la Misericordia, quella misericordia che è rivolta a ciascuno di noi e la cui prima condizione è che anche noi la rendiamo viva con i nostri fratelli e sorelle.

Misericordia, compassione, tenerezza, gentilezza, tolleranza, perdono... sono solo i diversi aspetti della stessa ricca realtà. Di quale di essi abbiamo più bisogno nel momento che viviamo? Tocca a ciascuno di noi ascoltare il battito del proprio cuore e la vita concreta di ogni giorno.

Vi auguro di vivere intensamente il tempo di Pasqua in questo mese di maggio dedicato alla Madre Ausiliatrice. La dolcezza del suo sguardo ci accompagni, perché tutti possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio. E possiamo sentirci ogni giorno di più stretti nel suo Amore di Madre.

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