A consegnare i premi ai vincitori sono state le tre giovani speaker della radio universitaria Cube Radio, inviate speciali a seguire la manifestazione canora: Gloria Mazzari, Jasmine Pagliarusco e Aurora Simionato, che frequentano il corso di laurea in Scienze e Tecniche della Comunicazione Grafica e Multimediale.

La consegna, avvenuta ieri, lunedì 10 febbraio, è stata ripresa e raccontata su Rai Uno nella trasmissione Uno Mattina che ha intervistato in diretta da Cube Radio le tre giovani speaker.

Al giornalista Vincenzo Mollica il premio è stato assegnato con la seguente motivazione: “Negli anni lei è stato il vero protagonista dei racconti di Sanremo, la sua voce indiscussa. Si è sempre dimostrato corretto verso tutti, indistintamente, esempio di un uomo d’altri tempi, d’eleganza propria e soprattutto di comunicatività integerrima ed elevata. In occasione anche della sua ultima presenza RAI qui a Sanremo noi vogliamo onorare la sua lunga carriera e l'indiscussa professionalità”.

Per Paolo Palumbo, giovane chef malato di SLA, che ha partecipato alle selezioni per Sanremo Giovani con un brano autobiografico e che, pur non arrivando alla fase finale della competizione, ha avuto la possibilità di far ascoltare la canzone da lui stesso scritta facendola cantare dal rapper “Kumalibre”, la motivazione così recita: “Per la dignità dimostrata, la tenacia, la capacità di non arrendersi ai limiti e per mantenere sempre viva la capacità di sognare. Per aver saputo volare con gli occhi nel profondo dei nostri cuori”. 

Infine, a Rosario Palumbo, fratello di Paolo, che da anni lo assiste, il premio è stato assegnato: “Per la sua capacità di dono, per la dimensione di servizio che riesce ad esprimere, per l’aver saputo dosare le sue esigenze mettendole insieme con quelle di Paolo e per averci dimostrato quanto la presenza e la vicinanza possano mitigare la sofferenza e rendere sopportabile anche un carico importante”.

Sul canale YouTube di IUSVE-CubeRadio è possibile rivivere i momenti della consegna dei premi, a Vincenzo Mollica e ai fratelli Palumbo.

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