Ora una corposa selezione di questi contributi è stata raccolta in un volume edito da NemaPress, la dinamica casa editrice diretta da Neria de Giovanni, col significativo titolo di Girovagando tra cronache ed eventi. Quarant’anni di giornalismo.
“Scrivere o far scrivere – scrive don Costa – è stato per anni il mio lavoro quotidiano e da editore. Ho cominciato da ragazzo frequentando l’oratorio e da giovane liceale, fino a quando quel che era un lavoro occasionale divenne un’obbedienza legata al carisma salesiano, che ha un suo punto forte nella comunicazione”.
“Ritornai a tempo pieno all’editoria – annota il sacerdote – nel 2007 presso la Libreria Editrice Vaticana. Vi rimasi per dieci anni. Conoscere da vicino i Papi Benedetto XVI e Francesco, condividerne i pareri e sentirne opinioni editoriali e soprattutto tradurle in libri per il mercato editoriale internazionale è stato per me una grande sfida che oggi posso dire d’aver vinta a servizio della Chiesa. Sono stati anni di grande attività internazionale, con contatti e contratti fra i più alti ai quali l’editoria piò aspirare. E il mestiere di giornalista? Beh, mi è rimasto tra le mani. Libri, relazioni, incontri. Un’infinità di ‘pezzi’ dalle cronache più varie”.
Le sei aree tematiche in cui gli articoli sono divisi raffigurano in modo chiaro la ricca esperienza “glocal”, professionale e pastorale di don Costa. Così ci sono i contributi dedicati a “Don Bosco” e ai “Giovani”, quella sulle “Corrispondenze Americane”, su “I viaggi” e su “La Sicilia” ed infine “I mass media”.
La qualità dell’impostazione del testo lo rende utile anche come fonte di consultazione per gli attuali e futuri professionisti dell’informazione. È a loro, infatti, che il volume si rivolge in modo particolare. A loro don Costa offre dei consigli preziosi: “Ai tanti giovani che affollano i corsi di giornalismo, alla ricerca di un futuro posto di lavoro sempre più arduo e raro, va forse detto che il giornalista di ogni giorno non è l’uomo dello spettacolo e dell’immagine, ma quello di una professione da costruire con buoni studi e con altrettanta pratica” (…) “Va anche raccontato della dura ferialità di un dovere quotidiano – aggiunge don Costa – da coniugare sì con la novità di un prodotto che si rinnova ad ogni dispaccio d’agenzia, ma soprattutto con parole che si chiamano coscienza, responsabilità sociale e obiettività”.
Il libro è un giusto contributo alla vita e alla testimonianza di don Costa. Ma non è affatto un epitaffio. Il religioso siciliano infatti siede ancora nel CdA della Fondazione Vaticana “Joseph Ratzinger – Benedetto XVI”, e il Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime, lo ha chiamato a collaborare nella sua Segreteria, anche con il compito di essere Co-portavoce della Congregazione.
Gianni Cardinale
Fonte: Avvenire