Italia – Riflettendo sul 25° Congresso Mondiale di Filosofia: l’eredità duratura dell’arcivescovo Thomas Menamparampil

23 agosto 2024
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(ANS – Roma) – Il 25 ° Congresso Mondiale di Filosofia, svoltosi a Roma dal 1° all'8 agosto 2024, si è concluso, lasciando dietro di sé un'eredità di ricchi scambi intellettuali e profonde riflessioni. Sotto il tema “Filosofia oltre i confini”, questo Congresso ha riunito filosofi, studiosi e pensatori di tutto il mondo per impegnarsi in un dialogo significativo sul futuro delle società umane, concentrandosi sulle sfide urgenti del nostro tempo. Il Congresso è stato caratterizzato dalla partecipazione di numerosi illustri contributori, ognuno dei quali ha portato sul tavolo prospettive uniche.

Come unico partecipante salesiano, l'Arcivescovo emerito Thomas Menamparampil, SDB, ha portato una prospettiva unica al 25° Congresso Mondiale di Filosofia. Le sue profonde radici nella tradizione salesiana di educazione, servizio e impegno interculturale, insieme alla sua vasta esperienza nel promuovere il dialogo e la riconciliazione attraverso le divisioni culturali e religiose, hanno reso i suoi contributi particolarmente notevoli. Il lavoro dell'Arcivescovo Menamparampil al Congresso riflette il suo profondo impegno nel promuovere la pace e la comprensione, allineandosi con gli obiettivi più ampi dell'evento per promuovere un discorso filosofico che trascenda i confini culturali e disciplinari.

Durante il suo mandato come presidente della Federazione delle Conferenze episcopali dell’Asia (FABC), ha organizzato conferenze per gli “intellettuali dell’Asia”, riunendo studiosi provenienti da diversi contesti culturali e religiosi per esplorare i “valori asiatici”. Questa iniziativa ha sottolineato la sua convinzione nell’importanza di preservare i valori etici nonostante le sfide della modernità.

Al Congresso, Mons. Menamparampil ha presentato due documenti significativi. Il suo primo articolo, “Comunione di civiltà”, è stato presentato in una tavola rotonda incentrata sugli scambi interculturali, in particolare sui dialoghi filosofici con studiosi cinesi. Questo articolo, che è servito anche come testo principale di un libro compilato per il Congresso, esemplificava la sua convinzione nel potere della filosofia di colmare le divisioni culturali. Il suo secondo documento, “Un invito a diventare una forza di riconciliazione tra persone diverse”, ha avuto una profonda risonanza con le più ampie discussioni del Congresso su giustizia, cittadinanza e responsabilità etiche degli individui in una società globalizzata. Le sue riflessioni hanno sottolineato la necessità che gli intellettuali agiscano come agenti di pace e riconciliazione, una missione che ritiene cruciale nel mondo di oggi segnato da divisioni e conflitti.

La partecipazione di Mons. Menamparampil al Congresso non si è limitata alle sue presentazioni. È stato inoltre impegnato in varie tavole rotonde su temi quali lo sviluppo dell'intelligenza artificiale, l'affermazione delle culture nazionali nell'Europa orientale e le aspettative delle nazioni africane. Queste discussioni hanno evidenziato il suo impegno costante nell'affrontare le complesse sfide del nostro tempo attraverso l'indagine filosofica.

Il Congresso stesso è stato organizzato attorno a cinque “Sfere di Confini” chiave: Persona, Transizioni, Giustizia, Terra e Infinito. Questi ambiti tematici coprivano una vasta gamma di argomenti, dalle implicazioni etiche dell'intelligenza artificiale alle sfide della vita sostenibile sul nostro pianeta. Il Congresso ha creato con successo una piattaforma per diverse tradizioni e voci filosofiche, rafforzando l’importanza del pluralismo nella ricerca filosofica.

Sebbene i contributi dell'Arcivescovo Menamparampil siano stati significativi, essi facevano parte di un più ampio arazzo di sforzi intellettuali che hanno reso questo Congresso un evento epocale. La vasta gamma di voci e idee presentate al Congresso ha illustrato la ricchezza del pensiero filosofico globale e il potenziale della filosofia nell’affrontare le questioni più urgenti del nostro tempo.

Alla conclusione del Congresso, i contributi collettivi di tutti i partecipanti hanno lasciato un impatto duraturo. L'evento non solo ha dato impulso ai dibattiti accademici, ma ha anche sottolineato il ruolo vitale della filosofia nel promuovere la comprensione e nell'affrontare le sfide globali. Le intuizioni e le riflessioni condivise durante questo Congresso continueranno a influenzare il discorso filosofico e a guidare gli sforzi futuri per costruire un mondo più giusto e armonioso.

Il 25 ° Congresso Mondiale di Filosofia potrà essere anche giunto al termine, ma la sua eredità, arricchita dai diversi contributi dei suoi partecipanti, durerà, ispirando un dialogo e una riflessione continui nella comunità filosofica globale. La dedizione costante dell'Arcivescovo Menamparampil al dialogo interculturale e alla promozione dei valori etici rimane una parte significativa di questa eredità, che ricorda a tutti il potere della filosofia di unire e guarire in un mondo sempre più interconnesso.

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