La ricerca, avviata in occasione del 6° convegno internazionale di storia dell’opera salesiana, svoltosi a Torino dal 28 ottobre al 1° novembre 2015, a conclusione dell’anno bicentenario della nascita di Don Bosco, sul tema Percezione della figura di don Bosco all’esterno dell’opera salesiana dal 1879 al 1965, nell’ambito dell’ACSSA, si è poi ampliata ad altre testate ed è stata elaborata con cura metodologica e chiarezza di argomentazioni.
La stampa si era interessata a Don Bosco già durante la sua vita, per le particolarità della sua opera e della sua personalità, ma gli articoli più conosciuti appartengono alla pubblicistica salesiana, particolarmente benevola e, almeno per le fasi più antiche, quasi a senso unico nella scelta dei temi da trattare e dei modi per farlo: il santo educatore, in dialogo con il governo piemontese, vittima di attentati da parte di chi lo osteggiava, continuamente circondato dal prodigioso, amico dei giovani...
Un confronto con testate non salesiane ha permesso di cogliere sfaccettature diverse, meno agiografiche e, al tempo stesso, di evidenziare quanto di quella santità appariva non solo rispettabile, ma lodevole anche a non credenti o anticlericali e quanto invece non era compreso o diventava oggetto di osservazioni poco benevole.
La fonte più ricca è, ovviamente, l’Archivio Centrale dei Salesiani di don Bosco, che conserva ritagli di giornali per ciascuno dei tre anni oggetto di studio e, per il 1888, anche trascrizioni manoscritte e autenticate dall’allora archivista, don Gioacchino Berto (1847-1914).
L’autrice, religiosa delle Figlie di Maria Ausiliatrice, a lungo, docente di italiano, latino e storia nei licei e dirigente scolastica, membro dell’Associazione Cultori di Storia Salesiana (ACSSA), si è poi servita di materiali presenti presso Biblioteche statali e regionali e di servizi on line, che consentono l’accesso a varie emeroteche.
Risulta ben evidenziata la differenza tra la stampa del 1888, ancora sostanzialmente libera di esprimere varie posizioni ideologiche e quella degli altri due anni, quando i giornali erano sottoposti ad una pesante censura fascista.
Il volume, dopo aver fornito per ciascuno dei tre periodi le coordinate storiche e qualche informazione sul mondo giornalistico del tempo e sulle testate utilizzate, in modo da facilitare la contestualizzazione dei testi, si sofferma su vari aspetti della poliedrica personalità del Santo che emergono, in ciascuno degli anni oggetto di studio, mettendo a confronto quanto appare su fogli dichiaratamente cattolici e su periodici di altro orientamento, a reciproca integrazione dell’immagine “vulgata” di Don Bosco. Analizza, inoltre, la percezione che si aveva dell’attività educativa e missionaria e la risonanza sociale delle sue opere.
Aggiungono interesse alla pubblicazione tre inserti contenenti ciascuno alcune pagine dei periodici citati per ciascuno degli anni oggetto di studio.
Al termine del lavoro, si trova un indice delle testate consultate per ciascun anno, con brevi informazioni su di esse.
Editrice LAS, 147 pagine