Italia – Testimonianze dal “Mondo Salesiano”: quell’impegno gioioso scoperto all’università e vissuto in redazione
Spécial

19 avril 2024
There is no translation available.

(ANS – Roma) – È una tarda mattinata di fine settembre, ha appena smesso di piovere quando il telefono squilla. Attendo la chiamata da giorni: il test di ingresso all’Università Pontificia Salesiana lo avevo superato brillantemente ma, accanto al giudizio di ammissione, c’era un avviso a impensierirmi: “Si richiede colloquio con il decano”. Sono gli anni in cui ci si gioca il futuro, quando il liceo è alle spalle e una scelta sbagliata può avere ripercussioni per la vita. Così come un rifiuto, soprattutto quando l’esistenza ti si è da poco stravolta e hai dovuto iniziare a viverla un metro più in basso, su una carrozzina.

Con qualche apprensione, arriva il giorno dell’incontro che sarà anche il primo giorno in cui faccio esperienza di Chiesa. O meglio, della Chiesa predicata e vissuta dai figli di Don Bosco. L’allora Decano, pioniere nello studio degli strumenti della comunicazione sociale nel mondo cattolico e prete offerto all’educazione dei giovani, mi spiega le ragioni di quell’appuntamento inatteso: “La Facoltà è vecchia - dice -, abbiamo iniziato i lavori per la realizzazione della nuova struttura, ma ci vorrà almeno un anno per ultimarli. Siamo felici di averti tra i nostri studenti, ma non sono certo che le aule e gli spazi comuni siano confortevoli. Ci facciamo un giro e vediamo di trovare insieme qualche soluzione?”.

Quel giro, iniziato sul finire di un’estate che sembra ieri e che invece è lontana quasi un quarto di secolo, non è ancora terminato. Prima tra le periferie del mondo, con compagni di studio scappati attraverso la foresta dalla furia omicida degli estremisti islamici in Africa; o venuti a Roma dal Libano per comprendere se quel sussurro di fede avvertito in mezzo al suono dei minareti di Beirut fosse davvero la vocazione da mettere al servizio della Chiesa. E poi nell’impegno sociale nel campo della comunicazione e dell’informazione, tenendo fede (o almeno provandoci) all’invito di Don Bosco a lavorare senza ricercare la lode perché “il mondo è un cattivo pagatore e paga sempre con l’ingratitudine”.

Lui che, in gioventù, era stato sarto, barista, falegname, fabbro, calzolaio. Che aveva messo le mani al servizio dei bisogni degli altri, prima di iniziare a occuparsene a partire dall’anima. Instancabile nell’operosità pastorale, aveva presto aggiunto al quotidiano stare tra i giovani anche un incessante impegno di divulgazione libraria, sottraendo il tempo al sonno per non rubarlo ai suoi ragazzi: scrittore inesauribile, con oltre centocinquanta opere di carattere didattico e apologetico, editore audace, con la creazione di una tipografia che fungeva da scuola grafica per avviare al mestiere editoriale e da fucina di diffusione per ampie collane come le “Letture cattoliche” o la “Bibliotechina dell’operaio”.

Poco più che adolescente, Don Bosco fonda la Società dell’allegria: organizza giochi, letture, conversazioni. Obiettivo: che tutti siano allegri. Divieto: che niente produca tristezza o malinconia. Chi si lasciava andare a discorsi malevoli, doveva abbandonare la Società. E pensare che lui, che della gioia aveva fatto una ragione di vita, era nato con un dolore nel cuore. Il primo ricordo che conserva, infatti, è la morte del padre. Don Bosco ha due anni quando papà Francesco non torna più a casa: si guadagnava da vivere con il sudore e una sera, nella cantina del padrone, lo coglie una febbre da cui non guarisce. Eppure, il suo motto, fino all’ultimo giorno, sarà all’insegna della gioia: “Noi facciamo consistere la santità nello stare molto allegri”. Un impegno e una promessa per chi crede ancora oggi nella straordinaria proposta del Santo dei giovani.

Riccardo Benotti,
Caposervizio dell’agenzia

Fonte: Avvenire

InfoANS

ANS - “Agence iNfo Salésienne” – est un périodique pluri-hebdomadaire télématique, organe de communication de la Congrégation salésienne, inscrit au Registre de la Presse du Tribunal de Rome, n. 153/2007.

Ce site utilise également des cookies d’autres provenances, pour enrichir l’expérience des utilisateurs et pour des raisons statistiques.En parcourant cette page ou en cliquant sur un de ses éléments, vous acceptez la présence de ces cookies. Pour en savoir davantage ou refuser, cliquez sur l’indication « Autres informations ».