Per don Sala – nominato Consultore insieme con l’altro Segretario Speciale al Sinodo sui Giovani, il gesuita padre Giacomo Costa – la nomina rappresenta un’indicazione del fatto che il Santo Padre Francesco e la Segreteria Generale del Sinodo hanno ritenuto l’ultimo sinodo un’esperienza utile per il futuro cammino della Chiesa, che ha espresso approcci e modalità da mantenere e da far maturare anche nei Sinodi dei Vescovi che verranno.
In tal senso va riletta anche la nomina, per la prima volta, di quattro donne tra i Consultori della Segreteria Generale del Sinodo – tre suore e una laica. “La maggiore presenza di donne negli organismi permanenti del Sinodo dei Vescovi è anch’essa legata all’esperienza del Sinodo sui Giovani, che sia nel suoi lavori, sia nel Documento finale, ha richiesto una valorizzazione del ruolo femminile all’interno della Chiesa” riporta il salesiano. Tale scelta, perciò, “è un segno della volontà del Santo Padre di avvalersi del genio femminile non solo nella fase attuativa o celebrativa di un sinodo, ma già nel cammino di preparazione, per poter compiere un discernimento più ricco e più ampio”.
A livello operativo, don Sala ha chiarito che la nomina significa “essere a disposizione della Segreteria del Sinodo” per offrire il proprio contributo di consulenza. Un contributo che nella sua specifica realtà di salesiano e di esperto di Pastorale Giovanile significherà in primo luogo “aiutare a far entrare i dinamismi giovanili nei cammini ordinari della Chiesa, perché, come Papa Francesco ha detto più volte nell’esortazione apostolica post-sinodale Christus Vivit, la presenza dei giovani può davvero ringiovanire il volto della Chiesa”.
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