Quelle che il primo ministro thailandese on. Prayuth Chan-ocha ha definito “le peggiori precipitazioni in oltre trent’anni” per il paese hanno invaso l’opera salesiana a Nakhon. L’opera soffre ogni anno per le alluvioni, che però normalmente si limitano a 50-100 cm di pioggia. Quest’anno sono stati molti di più.
“Non ci aspettavamo simili inondazioni dopo 5 anni senza problemi qui; la città ha fatto progetti per ripulire e allargare i canali, progetti non ancora completati – racconta don Enrico Danieli, missionario salesiano –. Inoltre, ai primi di dicembre era già arrivata una forte e prolungata pioggia che aveva inondato la scuola con circa 20 cm d’acqua in tutte le aule al pian terreno e alla casa delle suore. Quindi non ci aspettavamo una seconda inondazione. Ma è arrivata improvvisa a partire dal 30 dicembre”.
L’acqua poco alla volta ha invaso il cortile, poi le aule della scuola al pian terreno e la casa delle suore con 80 cm di acqua, quindi il terreno circostante e il campo da calcio con un 1,5 metri d’acqua. Il 4 gennaio l’acqua ha allagato anche la casa della comunità e ha risparmiato solo la chiesa – che è su un piano rialzato.
Alla fine don Danieli si è ritrovato in poche ore bloccato al secondo piano e lì è rimasto per 3 giorni; la scuola è rimasta chiusa per oltre due settimane per l’invasione di oltre 80 cm di acqua sporca. Grazie all’intervento tempestivo di don Danieli e di alcune lavoratrici della scuola tutte le cose di maggior valore sono state preservate; i danni sono solo agli armadi e ai tavoli in legno. Ciononostante la scuola ha subito danni per oltre 500mila Bath (oltre 13mila Euro).
I Salesiani, e in particolare don Danieli, possono comunque ringraziare Maria Ausiliatrice: in tutta la provincia di Nakhon tante persone hanno sofferto molto più. L’aeroporto è stato chiuso per una settimana, strade e ferrovie sono interrotte in più punti…
Per quanto possibile i Salesiani hanno già aiutato e continuano ad aiutare alcune persone in difficoltà.