Nata a Napoli nel 1971, vive a Piedimonte Matese, Provincia di Caserta, insieme al marito. È laureata in Economia e Commercio e impiegata nel Terzo Settore per associazioni no profit. Si occupa di giovani emarginati, bambini disabili e donne vittime di violenza. È consulente per la redazione e la gestione di progetti di politiche sociali e giovanili per conto di enti pubblici e, nel settore della formazione professionale, per enti accreditati dalla Regione Campania.
Qual è la tua storia vocazionale come Salesiana Cooperatrice?
Sono Salesiana Cooperatrice dal 6 maggio del 2000. Fin da giovane ero affascinata dalla gioia che traspariva sui volti dei giovani del coro della parrocchia: era il sorriso di Don Bosco! È così che Don Bosco mi ha conquistata, con l’allegria. Sono entrata poi nel coro parrocchiale, dove ho conosciuto Tito, mio marito. L’importanza della mia vocazione l’ho percepita immensamente nel 2010, quando fu chiesto a me, mio marito e altri Salesiani Cooperatori di gestire l’oratorio. Rinnovo il mio “sì” a Don Bosco ogni giorno, avendo ricoperto numerosi ruoli all’interno dell’Associazione, fino a diventarne Amministratrice Mondiale nel 2016.
Cosa ti rende felice come Salesiana Cooperatrice?
Sono immensamente grata a Dio per avermi concesso la Grazia di conoscere Don Bosco e di poterlo seguire come Salesiana Cooperatrice; sono felice del dono di questa vocazione perché mi permette di testimoniare Cristo nello stile salesiano. Mi dà la possibilità di guardare il mondo con lo sguardo di Don Bosco, di penetrare nelle viscere dell’umanità per infondere ottimismo dove c’è il buio e di farmi vicina ai giovani.
Quale gioia ti dà essere Amministratrice Mondiale?
È un’esperienza unica. Al momento dell’elezione, avvenuta nel febbraio 2016, il senso di responsabilità mi stava paralizzando, la paura di sbagliare stava avendo il sopravvento, così Don Bosco, che mi parla attraverso le persone che mi mette accanto, è intervenuto facendomi trovare casualmente questa frase su un profilo Facebook: “Dio non sceglie i più capaci, ma rende capaci coloro che sceglie”. La mia mente e il mio cuore si sono aperti. La paura non è andata via, ma ho capito che la mia missione era quella di servire l’Associazione donando la mia esperienza professionale come economista e progettista nel terzo settore.
Sei coinvolta anche nella “Economy of Francesco”. Che sogni hai a riguardo?
Il mio servizio all’Associazione consiste soprattutto nel sensibilizzare tutti i Salesiani Cooperatori ad una nuova comprensione dell’economia. L’economia di cui ci occupiamo non è il nostro fine, ma il nostro strumento; il nostro fine è l’aiuto reciproco, come risposta ai bisogni concreti. Ne consegue che affianchiamo la parola “solidarietà” alla parola “economia”. Il mio sogno è che quest’impostazione sia chiara ad ogni Salesiano Cooperatore di oggi e di domani.
Fonte: AustraLasia
