La fase della “gioventù” nelle società contemporanee è una fase dinamica, nella quale avvengono molti cambiamenti nella vita di un individuo e attorno ad esso. La verifica continua dei valori, dell’impegno e del coinvolgimento dei giovani, insieme all’accompagnamento nei processi di crescita e alla revisione delle scelte fatte… sono cose che devono essere fatte in famiglia, nelle istituzioni educative, nella società e nei luoghi di lavoro.
“Don Bosco Higher Education India” (DBHEI), l’ufficio salesiano che si occupa delle IUS in India, ha voluto creare uno spazio di riflessione proprio per permettere quest’interazione.
La conferenza nazionale ha offerto un’ottima opportunità per pensatori, operatori giovanili, ricercatori, studiosi, accademici, Presidi e assistenti sociali per compiere uno studio della situazione attuale, attraverso micro-studi, presentazione di documenti, condivisione e sessioni di condivisione.
Durante la conferenza il tema fondamentale è stato sviscerato mediante diverse sessioni su alcuni sotto-temi: la trasformazione sociale (in una prospettiva integrale), l’imprenditoria sociale, la prospettiva delle ONG, la prospettiva dei college comunitari… Tutto questo ha offerto una pluralità di spunti per identificare i nuovi paradigmi.
Nelle tavole rotonde e nei laboratori sono stati presi in esame diversi modelli di riferimento: il modello di Pastorale dell’Istituto “San Giuseppe” di Tiruchy, il modello dei gruppi di Auto-aiuto, il modello di Movimento Giovanile della Federazione delle Università Cattoliche Indiane (AICUF), il modello di Educazione Superiore, il modello di Orientamento Professionale e il modello di Centro Giovanile.
All’appuntamento hanno preso parte don Marcelo Farfán, Coordinatore Generale delle IUS; don Maria Charles, responsabile della Pastorale Giovanile Nazionale; don Januarius Sangma, Ispettore ING; don Agilan Sarprasadam, Vicario ispettoriale di INT; don Maria Soosai, il Segretario del DBHEI; insieme a Presidi e Direttori delle IUS, Delegati ispettoriali di Pastorale Giovanile, professori universitari, ricercatori, volontari e studenti, per un totale di 85 persone.