Il terremoto che ha colpito l’Ecuador ha devastato città come Pedernales, Manta, Portoviejo, Bahia de Caraquez, Esmeralda e Muisne; gli ultimi aggiornamenti riferiscono che il bilancio è di 654 vittime e oltre 5.000 feriti.
Il disastro ha colpito la provincia di Manabi, la città di Manta e in particolare la parrocchia urbana di Tarqui, una delle zone più popolose, dove sono presenti anche i Salesiani. Intere famiglie sono senza casa e totalmente prive di protezione. La carenza di alimenti e acqua e il deterioramento dovuto dal dover restare unicamente per strada, senza servizi di base, influiscono sull’integrità degli adulti, degli anziani, dei giovani e in maniera molto più forte nei bambini e negli adolescenti.
Sin dal primo momento i Salesiani hanno iniziato a lavorare su un piano d’azione che prevede di soddisfare oltre 42.000 persone colpite dal sisma.
I Salesiani in Ecuador lavorano in coordinamento con enti governativi e non governativi attivi nelle aree danneggiate dal terremoto per migliorare l’influsso e la portata di questi aiuti di emergenza tra le popolazioni dei quartieri di Tarqui e Crucita.
Successivamente a questa fase di emergenza gli aiuti saranno indirizzati al lavoro di rimozione delle macerie e ricostruzione, su cui darà maggiori informazioni l’Ispettoria Salesiana dell’Ecuador.
“Non possiamo risolvere tutto, ma possiamo aiutare in qualcosa” è il motto per tutti coloro che desiderano collaborare. Chi intende contribuire può farlo attraverso il sito: www.salesianos.org.ec