All’evento, realizzatosi nel fine-settimana dal 30 giugno al 2 luglio presso la “Notre Dame University” di Fremantle, non lontano da Perth, hanno partecipato circa 550 giovani ai quali sono stati offerti riflessioni e input spirituali, veglie di preghiera, laboratori, momenti di svago e celebrazioni religiose, il tutto all’insegna del motto: “Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome”.
Tra gli ospiti di riguardo dell’appuntamento, oltre al sacerdote Rob Galea, star del programma televisivo locale X-Factor, c’è stato anche l’arcivescovo di Perth, il salesiano mons. Costelloe, che nella giornata di domenica 2, prima di presiedere l’Eucaristia per tutti i partecipanti, ha avuto modo di dialogare con circa 60 adolescenti su una vasta gamma di temi, dal sacramento della Riconciliazione alla sofferenza al vivere la fede nella vita quotidiana.
Il presule ha ricordato ai giovani che le scelte che fanno oggi incideranno sulle persone che saranno in futuro e ha offerto loro un consiglio su come affrontarle: “uno dei modi migliori per prendere delle decisioni è lasciarsi guidare dalla Parola di Dio, attraverso la Bibbia, i Vangeli ma anche attraverso la Chiesa”.
Poi ha indicato ai ragazzi alcuni esempi di santità giovanile: i pastorelli di Fatima Francisco e Giacinta Marto, e con loro anche Domenico Savio, ricordando poi l’insegnamento sulla santità che Don Bosco diede proprio al suo giovane allievo. “A volte pensiamo ai santi come persone che nella storia hanno fatto cose strane e meravigliose. Eppure la santità non è una cosa esotica, ma solo vivere praticamente al meglio la propria vita, in qualsiasi situazione tu sia” ha detto l'arcivescovo salesiano.
Infine, di fronte alle prove per la fede, ha ricordato la frase di san Pietro “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna”, e ha detto: “Questa è stata la mia esperienza e sono sicuro che sia già stata l’esperienza di alcuni di voi”.
Fonte: The Record, Arcidiocesi di Perth