Don Coelho ha aperto la sessione mattutina presentando l’argomento: “Ri-pensando la formazione salesiana in Europa”. Inizialmente ha ricordato ai partecipanti la necessità di tornare alle priorità assunte nel 2016 e cioè: la riprogettazione della comunità formativa; assicurare il discernimento e l'accompagnamento; assicurare un processo di formazione specifica per i Salesiani coadiutori; e curare la formazione permanente.
Tra gli elementi principali della sua presentazione c’è stato il tema della “internazionalità”. “Mi sembra che l’internazionalità non è solo un ‘opzione’ della formazione della vita religiosa salesiana – ha insistito don Coelho –. In un mondo in rapida globalizzazione, siamo chiamati a vivere con e a integrare la multiculturalità. Ancora più importante, la comunione e la fraternità che superano nazioni e culture sono al centro della fede e del carisma”.
Don Attard ha poi proseguito con la presentazione di alcune riflessioni sulle sfide della pastorale emerse da uno studio sulla regione. “Una delle sfide che sta accompagnando tutta la Congregazione, ed è indicata anche in questa regione, è quella di rafforzare sempre di più un processo pastorale che abbia una chiara identità carismatica e che tale identità sia assunta in maniera consapevole dalla Comunità Educativa Pastorale” ha affermato.
Il Consigliere per la Pastorale Giovanile ha inoltre presentato i quattro nuclei fondamentali della Pastorale: la Comunità Educativa Pastorale, con la sua identità e la sua proposta propria; il progetto di Pastorale Giovanile Vocazionale, l’accompagnamento dei giovane; e la Famiglia come soggetto e oggetto della Pastorale Giovanile Salesiana. A conclusione del suo intervento don Attard ha anche informato in merito al Congresso Internazionale “Pastorale Giovanile e Famiglia”, che si terrà a novembre a Madrid.
“Nella Visita d’Insieme – ha sottolineato il Rettor Maggiore – si sente un clima di fraternità e di apertura a voler risolvere le sfide e le aspettative della regione”.