Ecco qualche dato:
- 2,1 milioni di persone sono state colpite, di cui 894.000 bambini;
- circa 141 mila sfollati vivono in centinaia di strutture provvisorie;
- il 69% della popolazione del dipartimento Sud e Grand’Anse ha una disponibilità di cibo inadeguata;
- circa 800 mila persone hanno bisogno di assistenza alimentare;
- nel dipartimento Sud il 90% delle abitazioni è stato distrutto o gravemente danneggiato.
Le necessità della popolazione riguardano abitazioni, ospedali e scuole, strade secondarie, il ripristino dell’agricoltura, dell’allevamento e della pesca, l’accesso al cibo, all’acqua potabile e all’elettricità, all’educazione…
Il Centro di Formazione Professionale che i Salesiani hanno a Les Cayes, che non ha subito danni significativi, è stato un punto di riferimento per la popolazione e la base logistica per le azioni di primo soccorso prestate dai Salesiani: distribuzione di cibo a circa 900 famiglie, attività di animazione per i giovani e i bambini, possibilità di ricaricare i propri telefoni (grazie a un generatore) vista la totale assenza di energia elettrica, fornitura di acqua potabile, ospitalità ad alcune famiglie rimaste senza casa.
All’attuale fase di ricostruzione partecipa anche l’associazione “Missioni Don Bosco” di Torino che, in collaborazione con il Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, è impegnata a realizzare interventi di riabilitazione abitativa e di riduzione alla vulnerabilità ai disastri ambientali.
Il piano di intervento elaborato prevede sia la fornitura del materiale necessario per le riparazioni, sia il supporto tecnico e di sensibilizzazione verso buone pratiche di costruzione di unità abitative sicure. La formazione e la supervisione tecnica ad opera del personale della “Fondazione Rinaldi” e degli insegnanti della scuola professionale garantiscono un accompagnamento anche nella fase di realizzazione della riabilitazione.
Il progetto prevede la riabilitazione di 158 abitazioni nel quartiere di Bergeau di Les Cayes e di Camp-Perrin nel dipartimento Sud di Haiti, e farà sì che circa 790 persone possano tornare ad avere una casa.