Brasile – 140 anni di presenza salesiana nel Paese: 140 anni di educazione, evangelizzazione e promozione sociale
In evidenza

13 Luglio 2023

(ANS – Brasília) – Il 14 luglio 1883 arrivava in Brasile, a Rio de Janeiro, il primo gruppo di salesiani, destinato ad iniziare “un ampio movimento a favore della gioventù”.

I primi salesiani di Don Bosco arrivarono a Rio de Janeiro guidati da don Luigi Lasagna, personaggio fondamentale per lo sviluppo dell’opera salesiana in Brasile. Essi giunsero in risposta alla richiesta fatta qualche anno prima dall’allora vescovo di Rio de Janeiro, Mons. Pedro Maria de Lacerda, allo stesso Don Bosco di inviare salesiani nella sua diocesi per iniziare il lavoro educativo con i giovani più bisognosi.

I salesiani si stabilirono a Niterói, presso Rio de Janeiro, con l’istituto “Santa Rosa”, che aprì le porte con soli 10 studenti iscritti e che incontrò grandi resistenze da parte della società dell’epoca. In breve tempo, però, l'attività salesiana acquistò forza e importanza: la scuola crebbe, fu avviato l'oratorio e furono aperti i "corsi di arti e mestieri" (come venivano chiamati i corsi professionali), senza trascurare la formazione generale, culturale e religiosa. Si trattava, già allora, di quella che oggi viene detta "formazione integrale" dello studente.

Secondo lo storico Riolando Azzi, già all'epoca i Salesiani erano visti, soprattutto negli ambienti cattolici, come un simbolo di rinnovamento nell'educazione. Tuttavia, "se il nome di Don Bosco facilitava l'accettazione dell'opera salesiana tra i cattolici, suscitava l'ostilità dei liberali, in considerazione della collaborazione che i suoi discepoli stavano dando al movimento di riforma della Chiesa in Brasile" (Riolando Azzi, I Salesiani in Brasile alla luce della storia).

La campagna iniziale contro l'insediamento dei Salesiani fu intensa, come racconta il primo direttore dell’istituto Santa Rosa, don Michele Borghino, in una lettera inviata a Don Michele Rua e datata 1884: “Cominciarono col parlar male di noi, poi col criticare il nostro metodo, e infine col diffondere ovunque la voce che gli alunni se la passavano male”. Don Borghino sottolinea però che la fede in Maria Ausiliatrice e la certezza di dover perseverare fecero superare tutte le difficoltà.

Dopo un solo anno, la scuola contava già 30 studenti regolarmente iscritti ai corsi di falegnameria, sartoria e calzoleria. I laboratori crebbero e si fecero notare. In regioni lontane del Brasile, il nome del “Santa Rosa” diventava noto per lo splendido lavoro dei suoi laboratori, in particolare per la stampa. E il 30 giugno 1907 veniva inaugurato l’oratorio festivo, una delle istituzioni più amate del progetto educativo elaborato da Don Bosco.

Un’altra tappa storica della presenza salesiana a Niterói fu la costruzione del Monumento in onore di Maria Ausiliatrice, opera dell'ingegnere salesiano Domingos Delpiano, inaugurato l’8 dicembre del 1900.

Ma la missione educativa, evangelizzatrice e di promozione sociale dei salesiani non poteva restare confinata solo lì: presto si diffuse in altre regioni del Paese. E l’attenzione all’educazione dei giovani delle classi inferiori, in particolare degli ex schiavi e degli immigrati, fu un fattore importante nella fondazione della seconda scuola salesiana in Brasile, il liceo “Coração de Jesus”, a San Paolo, nel 1885.

Poco dopo, nel 1892, le prime Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) arrivarono a Guaratinguetá, sempre nello Stato di San Paolo, per estendere alle ragazze il carisma educativo salesiano. Un altro punto importante furono le missioni e il liceo “São Gonçalo” di Cuiabá, MT, fondato nel 1894, che divenne la porta d’accesso al lavoro con le popolazioni indigene. E nello stesso anno iniziò l’opera salesiana nel Nordest del Paese, con l’istituto “Sagrado Coração” di Recife, nel Pernambuco.

La pedagogia e il carisma di Don Bosco, basati sui tre pilastri di ragione, religione e amorevolezza, si diffusero in tutto il Paese. Vennero avviate scuole, dall’educazione della prima infanzia all’istruzione superiore e avanzata; centri di formazione professionale; oratori; opere assistenziali e sociali; nonché attività missionarie tra le popolazioni indigene e decine di parrocchie sotto la responsabilità salesiana.

Attualmente i Salesiani di Don Bosco (SDB) sono organizzati in Sei ispettorie in tutto Brasile, mentre le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) ne hanno quattro. Le due congregazioni lavorano congiuntamente nella Rete Salesiana Brasile (RSB), che opera su vari fronti finalizzati all’educazione e all'evangelizzazione, soprattutto dei giovani.

La RSB riunisce 100 scuole che offrono educazione formale – dall’asilo alle scuole superiori – a vantaggio di più di 70.000 studenti; 103 opere sociali, che servono circa 61.000 bambini, adolescenti, giovani e le loro famiglie in situazioni di vulnerabilità sociale; 15 istituti di educazione superiore e 11 centri di comunicazione, oltre a una fitta e articolata presenza nelle parrocchie e nelle missioni indigene.

Fonte: Bollettino Salesiano

InfoANS

ANS - "Agenzia iNfo Salesiana" - è un periodico plurisettimanale telematico, organo di comunicazione della Congregazione Salesiana, iscritto al Registro della Stampa del Tribunale di Roma, n. 153/2007.

Questo sito utilizza cookie anche di terze parti, per migliorare l'esperienza utente e per motivi statistici. Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più o negare il consenso clicca il tasto "Ulteriori informazioni".