Le attività della giornata celebrativa hanno previsto la messa e un’accademia da parte dei ragazzi di Nanum House. “Oggi è un giorno di gioia, condividiamo l’amore di Dio manifestatosi attraverso una casa che ha accudito gli ultimi per 30 anni” ha detto durante l’omelia don Peter Kim, Direttore della comunità.
Nanum House venne fondata a metà degli anni ’80 – mentre il sistema familiare coreano si andava rapidamente erodendo – con lo scopo di fornire ai minori a rischio un ambiente educativo di famiglia. Nel gennaio del 1988 i Salesiani in Corea osservarono che la proposta educativa di Nanum House era una soluzione efficace per aiutare quei giovani in difficoltà a causa della progressiva disgregazione famigliare, e per questo incaricarono un Salesiano a tempo pieno a tale nuovo servizio. Dentro Nanum House, uno o due responsabili adulti (Salesiani o laici corresponsabili nella missione salesiana) ricoprivano il ruolo di capi-famiglia e a loro si univano 4-5 giovani che per vari motivi avevano perso le loro famiglie. Era un modo all’avanguardia di aiutare i giovani più bisognosi della società.
“Ho iniziato a intravedere il mio futuro qui. Qui ho scoperto il mio sogno di diventare uno chef e questo posto, Nanum House, mi ha accudito affinché potessi realizzarlo. Ora che è giunto il momento di andar via sono triste, ma ringrazio tutti coloro che hanno fatto parte della mia educazione e prometto che sarò sincero, gentile, e disponibile con i bambini che hanno bisogno di aiuto, com’ero io anni fa” ha detto durante i festeggiamenti Park Jihoon, exallievo del centro, che ha trascorso 6 anni presso l’opera, si è diplomato e ora è stato assunto presso una grande azienda di catering.