La formazione si è svolta in modalità digitale e ha visto la partecipazione di relatori dell’“Universidad Don Bosco” di El Salvador e dell’Università Salesiana dell’Argentina, che hanno affrontato i seguenti temi:
– Accompagnare il lavoro di chi educa, la salute mentale e lo sviluppo socio-emotivo, a cura del dott. Jorge Molina, dell’UDB. Il relatore nell’occasione ha sottolineato che “la salute mentale non è un obiettivo, è un percorso, una costruzione e decostruzione che avviene nella vita quotidiana”.
– Salute integrale, dalle pratiche consapevoli alle abitudini scelte. Nell’occasione Adrián Baraibar e Mariana Larralde, dell’Università Salesiana dell’Argentina, hanno sottolineato che “certo, siamo promotori di salute per gli altri, ma dobbiamo iniziare prima da noi stessi”.
Allo spazio digitale di formazione hanno preso parte circa 100 educatori che lavorano nelle 18 Ispettorie del continente parte della RASS. Durante le due sessioni è stata applicata la metodologia del “laboratorio partecipativo”, che ha favorito la condivisione delle esperienze e delle riflessioni dei partecipanti.
Nell’ultima sessione del seminario si è tenuto un evento speciale per la consegna dei premi a ciascuno degli educatori che hanno compiuto 20 o più anni di servizio nelle opere e nei servizi sociali salesiani in America. Lo scopo di questo tributo è stato quello di celebrare la dedizione, l’impegno e la vocazione di coloro che dedicano la loro vita al servizio dei bambini, degli adolescenti e dei giovani d’America. Sono stati premiati, in questo modo, sessanta educatori delle Ispettorie del Centro America, delle Antille, del Venezuela, dell’Ecuador e del Paraguay.
Iván Troya, dell’Ispettoria dell’Ecuador, è stato l’educatore premiato con il maggior numero di anni di servizio, ben 37, tutti dedicati ai beneficiari della Fondazione “Proyecto Salesiano Ecuador” - Zona Nord.
“Siamo felici di promuovere questo tipo di formazione e di omaggi, perché sono un valido contributo al rafforzamento dei talenti umani della nostra Famiglia Salesiana, e una grande opportunità per unire le forze e migliorare la qualità dell’assistenza che forniamo a bambini, adolescenti e giovani in situazioni di vulnerabilità in America” hanno commentato i responsabili della RASS.