La peregrinazione è iniziata lo scorso 14 aprile nella cattedrale “San Pietro” di Gizo con la benedizione del cero e della croce giubilare, e la loro la consegna ufficiale all’équipe pastorale incaricata, da parte di mons. Capelli.
La sua prima destinazione è stata la parrocchia del Sacro Cuore di Gesù nella comunità di coltivatori di alghe presso Wagina. Le destinazioni successive sono state la parrocchia di “Cristo Re” a Voruvoru, la parrocchia “San Domenico” a Sirovanga e la parrocchia “San Giovanni Bosco” a Taro; prima di proseguire poi con le tappe alla chiesa “San Giuseppe” a Moli, del “Santo Rosario” a Nila, presso Gizo, e alla parrocchia di “Sant’Eusebio” a Noro.
In ciascuna di queste località è stata prevista un’attività di animazione di tre giorni, durante i quali viene evidenzia la storia della Chiesa e il messaggio di luce che Gesù che porta a queste parrocchie.
Attraverso le loro omelie i sacerdoti impegnati nelle varie realtà hanno invitato i fedeli a lasciarsi rinnovare da Gesù Cristo, affinché la sua luce continui a illuminare le loro vite, dal Battesimo (rappresentato dal cero) fino alla morte (rappresentata dalla croce).
La visita del cero e della croce diventano occasione anche per rivitalizzare le attività vocazionali per coppie, di pastorale giovanile e missionarie tra i giovani.
“Battezzati, consacrati e inviati per le missioni” è il tema che contrassegnerà l’anniversario della diocesi di Gizo, un tema che vuole richiamare ogni fedele laico alla sua responsabilità nella costruzione del Regno di Dio, per una nuova società, nuova comunità, nuova famiglia.
La conclusione della peregrinazione del cero e della croce è prevista per la terza settimana di maggio 2021.
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