Repubblica Democratica del Congo – Una scommessa sul futuro dei giovani lontano dalla strada

12 Aprile 2017

(ANS – Lubumbashi) – La povertà e la disgregazione familiare sono le ragioni principali del gran numero di bambini e ragazzi che affollano le strade di Lubumbashi, la terza maggiore città della Repubblica Democratica del Congo. Per allontanarli dalla fame, dalle violenze e dalla paura che sperimentano avendo come unico riparo le bancarelle del mercato, i cartoni e qualche fuoco improvvisato, entrano in gioco i Salesiani.

Il primo approccio con bambini e ragazzi di strada avviene durante la notte, 2 volte al mese: con grande delicatezza, i Salesiani gli si avvicinano e cercano di generare in loro la volontà di andare a Bakanja Ville, il centro di prima accoglienza: lì possono lavarsi, dormire, mangiare, lavare i propri vestiti, fare delle piccole attività. Viene stilata una scheda personale per ciascun ragazzo e si avviano le ricerche della famiglia, per capire se è possibile il reinserimento, monitorato dagli assistenti sociali.

Ciascuno ha la propria storia e ogni intervento è personalizzato. Per i ragazzi che dimostrano la volontà di lasciare la strada comincia il percorso di riabilitazione al Bakanja Centre. Qui c’è un convitto per 80 ragazzi, ben 300 bambini frequentano la scuola primaria e sono offerti corsi di alfabetizzazione e recupero scolastico. Sono molte le storie a lieto fine nate qui: ex ragazzi di strada diventati insegnanti, laureati o professionisti che hanno trovato il loro posto nella vita.

Le strutture salesiane che accolgono i giovani sono numerose e rappresentano diversi percorsi messi loro a disposizione. C’è Cité des Jeunes, una scuola professionale che offre corsi in falegnameria, meccanica automobilistica, costruzione, saldatura, meccanica e agricoltura, con un convitto per 60 ragazzi.

E poi c’è Bakanja Magone, una scuola professionale offre corsi di livello artigianale con un convitto per 41 ragazzi. Anche chi è già stato reintegrato in famiglia può frequentare i corsi, in falegnameria, meccanica, saldatura, calzoleria, costruzione, ceramica o per diventare autista.

Infine c’è il Centro di Jacaranda, con annesso convitto per 35 ragazzi, che offre una formazione di 3-4 anni in matematica, francese e tecniche di agricoltura e allevamento.

Oggi, 12 aprile, Giornata Internazionale dei Bambini di Strada, è un buon giorno per ricordare che sottrarre i bambini e i ragazzi alla strada non significa solo migliorare la loro vita, ma anche offrire un percorso alternativo.

Per ulteriori informazioni visita il sito: Missioni Don Bosco 

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