El Salvador – L’Università Don Bosco scommette sul “Náhuat”, una lingua a rischio estinzione

15 Dicembre 2016

(ANS - Santo Domingo de Guzmán) – Un gruppo di bambini che parlano la lingua indigena Náhuat, nel comune di Santo Domingo de Guzmán,  Dipartimento di Sonsonate, sono stati formati presso la “Culla Náhuat” dell’Università Don Bosco, un programma d'immersione linguistica precoce in lingua “Náhuat” o “Pipil” per i bambini da 3 a 5 anni, discendenti degli indigeni Pipil. In El Salvador appena 200 persone circa, su una popolazione di 5,7 milioni di persone, parlano Náhuat, che pertanto è una lingua a rischio estinzione.

Il principale obiettivo del programma dell’Università Don Bosco (UDB) è la formazione di una generazione di “Náhuat-parlanti”, che vadano a sostituire l’attuale generazione di parlanti, composta da generazioni di nonni e bisnonni. I bambini che frequentano la “Culla Náhuat” sono quelli che eviteranno che la lingua Náhuat diventi una lingua morta.

I contenuti educativi e le competenze linguistiche e psicomotorie sono proposte dal Ministero dell’Educazione e raccomandati per i bambini. Le attività del programma formativo si sviluppano esclusivamente in lingua Pipil, e sono frequentati da donne indigene che parlano Náhuat, note come “nanzin tamatxtiani” (cioè “signore maestre”) che interagiscono con i bambini solo in Náhuat.

Jorge Lemus, Direttore del Dipartimento di Ricerca Linguistica presso l’Università Don Bosco, spiega che “attraverso questo programma tutti i membri della comunità, indigeni e non indigeni hanno rivalutato il patrimonio culturale Pipil, in particolare la lingua, ed è rinato l’orgoglio etnico tra gli indigeni di oggi, molti dei quali prima dell’inizio di questo programma rinnegavano il loro patrimonio storico”.

“Inoltre – prosegue – la donna indigena da Santo Domingo de Guzman è riuscita a rivendicare alcuni dei suoi diritti, di essere riconosciuta come essenziale per la salvaguardia della cultura ancestrale indigena. La Culla Náhuat è riuscita a richiamare l’attenzione di organizzazioni accademiche, governative e non, nazionali e internazionali, insieme a turisti e persone interessate all’argomento”.

L’UDB ha avviato questo programma, attraverso il Dipartimento di Ricerca linguistica, nel 2010, e finora ha portato al diploma oltre 200 bambini della comunità.

Il programma è sostenuto del Ministero dell’Educazione, l’UNICEF, il Comune di Santo Domingo de Guzmán ed è stato riconosciuto dall'UNESCO come un esempio di “buona pratica per la rivitalizzazione linguistica” a livello mondiale.

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