Italia – Per un’Europa Giusta, Sostenibile, Democratica e Inclusiva
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24 Marzo 2017

(ANS – Roma) – In occasione del 60° anniversario dei Trattati di Roma (25 marzo 1957), momento fondativo dell’Unione Europea, si svolge a Roma una riunione dei Capi di Stato e di Governo dei paesi membri, i quali saranno anche ricevuti da Papa Francesco nel pomeriggio di oggi, 24 marzo.

Per questo motivo la società civile e le ONG di tutta Europa stanno organizzando numerose iniziative, sia a Roma e sia in altre città, con manifestazioni e cortei a difesa del progetto comune. In particolare si segnala un’iniziativa alla quale ha aderito il Don Bosco International, ossia la dichiarazione “L’Europa che vogliamo: giusta, sostenibile, democratica e inclusiva”, sostenuta da 230 organizzazioni di tutta Europa.

È tempo di difendere l’inclusione di tutte le persone, soprattutto i giovani a rischio.

Il testo completo dell’appello recita:

Nel celebrare il 60° anniversario del Trattato di Roma, abbiamo una importante occasione per fare il punto su fin dove è arrivata l’Europa – e quanto lontano dobbiamo ancora andare per offrire un futuro sostenibile e prospero per tutti in Europa. È un’opportunità che chiediamo a voi, i leader europei di cogliere con entrambe le mani. Ci appelliamo a voi per mostrare leadership, prospettiva e coraggio per instradare l’Europa verso un futuro sostenibile che realizzi il rispetto dei diritti umani e rispetti i confini planetari.

Non possiamo non apprezzare quanto l’Europa sia andata avanti dal 1957, quando eravamo una manciata di nazioni determinate ad emergere dalla cenere della seconda guerra mondiale per procedere verso un comune, pacifico e solidale futuro.

Oggi l’Unione Europea è la più grande e di successo iniziativa di pace del nostro tempo, un posto in cui gli Europei trovano ricchezza nelle culture differenti e forza in comuni valori ed aspirazioni, godendo di una maggiore stabilità, sicurezza e prosperità che in molti altri luoghi del mondo.

Ma non possiamo permetterci di abbassare la guardia: molto resta ancora da fare per costruire un mondo sostenibile per le generazioni attuali e future. Mentre abbiamo visto molti progressi, la promessa dei primi giorni non è stata ancora pienamente raggiunta siamo entrati in un’era in cui i valori al cuore dell’Europa

– La democrazia e la partecipazione, l’uguaglianza e la giustizia sociale, la solidarietà e la sostenibilità, il rispetto per la Stato di diritto e dei diritti umani – sono a rischio. I cittadini stanno mettendo in discussione la ragion d’essere dell’Unione Europea, la legittimità dei governi, la politica tradizionale, e l’abilità delle strutture governative di rispondere alle maggiori sfide delle società. Come risultato, la fiducia nelle istituzioni pubbliche è in declino.

In questi periodi incerti, i cittadini europei cercano una maggiore attenzione per “i valori europei”, non una riduzione degli stessi. Loro cercano un benessere economico, sociale e ambientale. Il benessere economico sotto forma di prosperità per tutti e la redistribuzione della ricchezza. Il benessere sociale nella fornitura di qualità, servizi a prezzi accessibili per tutti e un rafforzamento del tessuto sociale che ci unisce. Benessere ambientale risiede in un ambiente naturale salutare che sostenga tutte le forme di vita della Terra e protegga la nostra aria ed acqua pulita.

Inoltre chiediamo a voi, leader europei, di allontanarci da un modello economico che ha allargato disuguaglianze e piuttosto di investire in un ‘economia sociale di mercato’ che lavori per il bene di tutte le persone. Con la povertà e l’esclusione sociale a livelli inaccettabilmente elevati, dobbiamo tornare alle più economiche politiche inclusive che garantiscano che la prosperità dell’Europa sia condivisa, senza danneggiare il pianeta.

Ci appelliamo a voi per sostenere i nostri valori fondamentali e per investire in occupazione ed istruzione basate su un pensiero critico, al fine di difendere le nostre società aperte e democratiche e per rispondere al senso di insicurezza sentito da molti. Invitiamo voi, Leader europei, ad assicurare parità di genere, diritti umani, libertà di religione, democrazia, e che le norme di legge siano pienamente implementate e sostenute, sia a livello europeo che nazionale.  Vogliamo vedere un’Europa più ospitale dove il contributo di ognuno è il benvenuto e la migrazione sia riconosciuta come una opportunità non una fuga.

L’Europa deve inoltre fare la sua parte nell’affrontare le sfide globali. I cambiamenti climatici, in particolare, sono un rischio esistenziale per il nostro mondo e devono essere affrontati non solo per ragioni ambientali, ma anche per prevenire l’escalation del conflitto, la fame e le migrazioni forzate.

Sulla nostra richiesta di ‘Una nuova Europa per le persone, il pianeta e prosperità per tutti’ (settembre 2016), stiamo cogliendo l’occasione del 60° anniversario dei Trattati di Roma per riaffermare la nostra fede nell’integrazione europea e per offrire proposte concrete per i capi di Stato e di governo dell’UE per riconsiderare il futuro dell’Europa.

Uniti, chiediamo:

  • Una Europa che promuova e protegga i diritti civili, politici, sociali, economici e culturali di ognuno e supporti coloro al di fuori dei confini per realizzare i loro diritti.
  • Lo sviluppo dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, ponendo gli SDG’s ed i principi che sono alla base al centro della UE e delle politiche nazionali.
  • La piena attuazione dell’accordo di Parigi, migliorando l’efficienza energetica e accelerando la transizione giusta e sostenibile per un energia pulita e rinnovabile e a prezzi accessibili in modo da mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2° C e perseguendo gli sforzi per rimanere entro 1,5° C.
  • Un rafforzamento della nostra democrazia rappresentativa e partecipativa, con spazio distinto per la partecipazione delle persone al di là di elezioni, consentendo il prosperare di una società civile variegata.
  • Un rafforzamento dell’educazione come responsabilità pubblica che offra formazione permanente per tutti per sviluppare la cittadinanza attiva, il pensiero critico, l’inclusione sociale e la consapevolezza di sviluppo sostenibile e diritti umani;
  • Una giusta transizione per i lavoratori e le regioni industriali dal modello economico attuale a una economia vibrante, moderna, verde e socialmente giusta in cui il nostro capitale umano e naturale sia amato
  • Un modello sociale europeo, che fornisca una protezione completa a tutti i lavoratori, tutti i consumatori e tutte le persone che vivono nell’UE; un modello che inverta il divario di ricchezza e riduca la povertà e l’esclusione sociale
  • Un’Unione europea con un forte pilastro dei diritti sociali, che assicuri l’occupazione di qualità e di equa retribuzione, e affronti le disuguaglianze tra uomini e donne, la discriminazione nei confronti dei bambini e dei giovani in base alla razza, orientamento sessuale, identità di genere, status socio-economico, età, disabilità, minoranze o altre condizioni.

Di fronte a un mondo che sta cambiando più velocemente che mai, l’unità e la solidarietà europea sono altrettanto importanti ora come lo erano 60 anni fa. La solidarietà ci ha portato insieme e la solidarietà è l’unica strada da seguire. Nessuna delle attuali sfide può essere risolta da una nazione o da un gruppo di persone sole.

Tuttavia, vi è un urgente bisogno per l’Unione europea e le sue istituzioni di ristabilire il contatto con la realtà, sogni e speranze dei suoi cittadini se la rilevanza a lungo termine e la sopravvivenza della nostra Unione devono essere assicurate. Ora è il momento di ripensare la direzione in cui stiamo viaggiando, costruire sui nostri successi e porre le basi per i prossimi 60 anni di integrazione europea.

Ci aspettiamo da voi, come Leader europei, di fare soltanto questo: avere il coraggio e la visione per guidare la transizione verso un’Europa giusta, sostenibile, democratica e inclusiva.

Ci aspettiamo da voi che ascoltiate la gente d’Europa e che usiate l’occasione del Summit di Roma per creare un forte, impegno comune per un futuro migliore e più sostenibile.

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