India – Un ampio studio sulla regione - patria di 500 milioni di giovani - aiuta i Salesiani a concentrarsi sulle questioni chiave

03 Marzo 2017

(ANS – Chennai) – I vertici della Congregazione Salesiana, guidati dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, riuniti a Chennai per la Visita d’Insieme nella regione Asia Sud, si sono confrontati, nei giorni 1 e 2 marzo, sui risultati di uno studio necessario per una pianificazione strategica nella regione.

La mattina del Mercoledì delle Ceneri, il Rettor Maggiore ha celebrato l’Eucaristia e don Filiberto González, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, ha tenuto l'omelia, nella quale ha ricordato che “abbiamo tutti bisogno di conversione, di pentirci e di credere al Vangelo”. Quindi il Consigliere regionale, don Maria Arokiam Kanaga, come guida della Conferenza degli Ispettori Salesiani dell’Asia Sud (SPCSA), ha presentato un rapporto sintetico sullo stato della regione salesiana.

Don Kanaga ha esordito osservando che la regione è patria di circa 500 milioni di giovani e che c’è una generale apprezzamento verso i Salesiani, nella Chiesa e anche tra i non Cristiani. Negli anni la Congregazione ha sviluppato la sua attenzione a gruppi sociali emarginati (migranti, rifugiati, affetti da HIV/AIDS); al contempo, una delle sfide è non essere ritenuti semplici fornitori di servizi umanitari, quanto piuttosto testimoni radicali del Vangelo. La valutazione complessiva dello studio è molto soddisfacente: “in tutte le Ispettorie si segue il carisma di Don Bosco, si vive la vita consacrata e si professa la fede, cercando di seguire la chiamata di Cristo nella nostra missione per lo sviluppo integrale dei giovani più poveri”.

Don Albert Johnson, già Ispettore di Trichy, ha poi affrontato lo studio dell’attuazione del Capitolo Generale 27 (CG27) nella regione, esaminando in particolare 3 aspetti salienti del CG 27 – conversione spirituale, fraterna e pastorale – a livello individuale, comunitario e ispettoriale. “Ho trovato che le Ispettorie hanno compiuto sforzi sinceri per attuare le direttive e per crescere come mistici, profeti e servi” ha detto.

Nella giornata del 2 marzo è stata esaminata una valutazione strategica sulla presenza salesiana, coordinata nei mesi scorsi dalla SPCSA, da cui sono emersi molti dati interessanti:

oltre il 90% delle persone consultate (tra Salesiani, Famiglia Salesiana e Portatori di interessi) ritiene che i Salesiani debbano rafforzare la presenza nello sviluppo di competenze e nella formazione integrale tra i giovani più poveri; l’87% ritiene vadano sviluppati i percorsi che professionalizzano i ragazzi, specie nel campo dei media sociali; oltre il 90% sostiene che i Salesiani in India debbano enfatizzare la vita comunitaria; il 90% afferma che bisogna rafforzare la formazione permanente.

Infine, don Johnson ha toccato la questione della riconfigurazione e della ri-significazione della presenza salesiana in Asia Sud, con tutti i temi connessi; don Fabio Attard e don Ivo Coelho, rispettivamente Consiglieri per la Pastorale Giovanile e la Formazione, hanno guidato una discussione aperta su quanto condiviso; e il Rettor Maggiore ha offerto le sue osservazioni sul tema.

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