Thailandia – “Inizio con un profondo senso di comunione e supporto”

13 Febbraio 2017

(ANS – Bangkok) – Don John Bosco Thepharat Pitisant si è insediato come Ispettore della Thailandia lo scorso 2 febbraio. È già stato Superiore della medesima Ispettoria tra il 2005 e il 2011 e di recente ha trascorso 5 giorni nella Casa Generalizia “per ricevere il piano d’azione, la roadmap”. Ecco come racconta la sua esperienza.

Come si sente dopo questa nomina come “nuovo” Ispettore?

Davvero sono stato molto sorpreso alla telefonata del Rettor Maggiore! Dopo un breve periodo di preghiera ho detto di sì, con serenità e fiducia nella guida di Dio. Ho già 66 anni e non mi aspettavo questa nuova chiamata. Ma nel mese passato sono andato lentamente abituandomi all’idea di questa nuova missione.

Com’è stato il soggiorno nella comunità del Rettor Maggiore?

Ho passato 5 giorni alla “Pisana”, condividendo la vita quotidiana con il Rettor Maggiore e i suoi Consiglieri. Ho avuto un colloquio personale con il X Successore di Don Bosco, Don Ángel Fernández Artime, con il suo Vicario, don Francesco Cereda, e i 5 Consiglieri di Settore: Formazione, Pastorale Giovanile, Comunicazione Sociale, Missioni, Economia. Mi sono sentito sempre sostenuto e accompagnato, ho potuto ascoltare e parlare, è stato molto utile prima di iniziare di nuovo come Ispettore.

Cosa si porta dietro dopo questi incontri?

Riparto con una valigia piena di libri, che ho ricevuto dai Consiglieri Generali e una nuova versione del Crocifisso Salesiano (con il Buon Pastore) per i nostri Direttori. Ma soprattutto nel colloquio personale con il Rettor Maggiore ho ricevuto il Piano d’Azione 2017-2023 per l’animazione e il governo dell’Ispettoria: uno strumento semplice, chiaro e stimolante, frutto della consultazione condotta lo scorso novembre dal Consigliere regionale per l’Asia Est-Oceania. Tra i dodici punti ci sono molte priorità impegnative: la formazione, favorire la missione condivisa con i laici, accompagnare i giovani della Delegazione della Cambogia…

Come si sente all’inizio del nuovo mandato?

Penso in particolare all’importanza dei nostri laici corresponsabili nella missione e ai collaboratori della Famiglia Salesiana. In Thailandia ci sono un gran numero di Exallievi che dovrebbero essere più animati e considerati. Anche se solo pochi tra loro sono cattolici, amano Don Bosco e sono una risorsa enorme per la nostra missione, in particolare per i giovani poveri. Dobbiamo aiutarli ad aprire la loro visione alla comunità salesiana globale.

InfoANS

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